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Sondaggio segreto del Pd, Matteo Renzi: "Parlare di alleanze ci ha fatto perdere sei punti"

Eliana Giusto
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Non vuole parlare della "indisponibilità" di Mdp Matteo Renzi in viaggio in treno tra Lazio, Campania e Molise con alcuni dirigenti del Pd, come Roberto Giachetti. Non vuole commentare il fallimento della trattativa, l'unico che ha l'incarico per farlo è Piero Fassino. Eppoi il segretario si dice convinto che "a parlare di queste cose", cioè alleanze e coalizioni, "perdiamo un sacco di consenso: secondo alcuni sondaggi il Pd è passato dal 30 al 24 per cento", rivela parlando coi suoi, secondo quanto riporta La Stampa, "per questo ho avuto in passato una discussione con Dario Franceschini: io non è che non volevo fare la coalizione, ma non volevo parlarne. Perché a parlare di queste cose, poi, questo è il risultato: sei punti persi". "Continueremo con le altre forze con cui abbiamo interloquito", continua l'ex sindaco di Torino. "Abbiamo fatto un buon lavoro col mondo di Pisapia", sottolinea Renzi, che tira un sospiro di sollievo all'idea che possa esserci una lista che possa attirare la sinistra sinistra. E quando si chiuderà la partita delle alleanze, si aprirà quella delle liste. "Nel 2013 mi hanno massacrato: col 40 per cento di risultato alle primarie mi hanno dato il 10 per cento di posti, sono arrivato a 50 parlamentari solo grazie alle primarie. Ma la minoranza può stare tranquilla, gliel'ho detto: io non vi tratterò come voi avete trattato me".

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