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Renzi, il sondaggio catastrofe sulla sua scrivania: "Pd, quota 20%". Gira una voce nei corridoi: "Fermiamolo"

Giulio Bucchi
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La quota impossibile, la più umiliante, oggi non è più così lontana. Sul tavolo di Matteo Renzi da giorni, settimane, girano sondaggi inquietanti. La supermedia attuale fissa il Pd al 24,9%, che con l'attuale legge elettorale potrebbe disegnare un disastro democratico nel prossimo Parlamento: 230 tra deputati e senatori, spiega il Fatto quotidiano, 150 in meno rispetto ai 381 attuali. La vera paura, però, è quella che il trend in calo continui fino all'abisso del 20%, quota non solo psicologica ma politica che mette in dubbio la sopravvivenza del Pd come partito di governo e, in un certo senso, autonomo. Tra Camera e Senato i rappresentanti diventerebbero 177, una miseria. Anche perché in quella quota ci sarebbero da inserire gli anti-renziani candidati in collegi blindati per non far esplodere il partito ancora prima del voto. Il rischio per Renzi, se si viaggiasse a quelle cifre, è che non riuscirebbe nemmeno ad avere un gruppo parlamentare "personale" composto quasi esclusivamente da suoi uomini e donne fidatissimi. E forse anche per questo, spiega il Fatto quotidiano, nei corridoi di Camera e Senato si sentono sempre più spesso chiacchiere tra onorevoli dem di questo tenore: "Dobbiamo fare qualcosa. Sfiduciare Renzi, costringerlo alle dimissioni, fermarlo". È l'inizio dell'articolo, potrebbe essere l'inizio della fine per il segretario.

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