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Matteo Renzi, il Pd trova l'accordo con gli alleati: quante poltrone vanno a Lorenzin e Bonino

Giovanni Ruggiero
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L'accordo è quasi chiuso. Mancano ancora i dettagli e l'imprimatur definitivo. Ma al Nazareno è in via di soluzione la prima grana delle liste, quella che riguarda la divisione dei collegi con gli alleati. Dossier spinosissimo che sta impegnando in queste ore Matteo Renzi, insieme all'intero gruppo dirigente del Pd, e i vari leader dei partiti alleati. Il Pd, infatti, nella quota maggioritaria, si presenterà alleato di tre formazioni: +Europa, la lista di Emma Bonino, Benedetto Della Vedova a Bruno Tabacci, Insieme, la formazione che riunisce socialisti,  verdi e prodiani, e la lista Civica e Popolare, guidata da Beatrice Lorenzin. Leggi anche: Lorenzin, il gesto estremo alle regionali: cosa è disposta a fare Dopo infinite trattative, sembra si sia arrivati a un'intesa. Alla formazione di Bonino dovrebbero andare tra i 4 e i 6 collegi, alla lista della Lorenzin 7, a Insieme 3. Naturalmente non tutti questi collegi sono sicuri al cento per cento. Di sicuro, come ha detto Renzi all'ultima direzione, non c'è niente. Ma tant'è. Restano, poi,  ancora alcuni nodi da sciogliere. L'ex ministro della Sanità, infatti, chiede anche alcuni posti per i suoi nelle liste proporzionali del Pd. Ovvero seggi blindati, perché non è detto che la sua lista raggiunga il 3% e quindi possa entrare in Parlamento. Ma la coperta del Pd è già corta di suo. Renzi non riesce a garantire nemmeno i suoi. Se decide di ospitare esponenti di altri partiti nei listini dem, riducendo ulteriormente la quota per quelli del Pd, rischia davvero la rivolta interna. E il clima, nel Pd, è già difficile, visto che i collegi sicuri sono pochi.  di Elisa Calessi

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