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Luigi Di Maio, il suo candidato Dino Giarrusso massacrato dall'ex collega Filippo Roma

Matteo Legnani
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Filippo Roma è la Iena che con la sua inchiesta ha innescato lo scandalo "rimborsopoli" dei 5 Stelle. Intervistato dal quotidiano Il Tempo, premette che "l'idea di restituire una parte dello stipendio per aiutare le piccole imprese è nobile", ma aggiunge che "emergono tre cose: da un lato l'ipocrisia di una parte del Movimento, dall'altro la scarsa capacità di controllo dei vertici su una cosa tanto importante, e dall'altro ancora il tradimento della fiducia degli elettori, che forse delle tre è la cosa più grave". Sulle pagine social del programma, nelle ultime ore sono arrivate critiche, insulti e malauguri. "E pensare - dice Roma - che l'antipolitica l'abbiamo introdotta noi e che all'inizio della legislatura i parlamentari 5 Stelle, quando mi vedevano fuori dai palazzi, venivano a farsi la foto con me". E infatti, sottolinea Il Tempo, un giornalista fino a poche settimane fa in forza a Le Iene, Dino Giarrusso, s'è candidato col Movimento 5 Stelle. Ma di fronte allo scandalo s'è limitato più o meno a dire che gli altri partiti fanno ben di peggio. "Sai, è candidato, la sua reazione ci può stare - lo giustifica Roma. Peraltro ha in parte ragione visto che gli altri partiti stanno sfruttando la cosa per fare campagna elettorale, ma chi è senza colpa scagli la prima pietra". Ma è la fine dei M5S? "Penso proprio di no. Ma certo è un grande scossone di fronte al quale molti dovrebbero svegliarsi con grande amarezza". Leggi anche: Rimborsopoli, Mediaset blocca Le Iene e Renzi s'infuria

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