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Silvio Berlusconi, il tramonto: Forza Italia diventa Forza Lega, i fedelissimi che tifano Salvini

Giulio Bucchi
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Dal partito unico del centrodestra al partito unico a trazione Lega. La differenza, tra prima e dopo 4 marzo, è una sola ma è abissale. Dentro Forza Italia non è più solo il governatore della Liguria Giovanni Toti, il più leghista del gruppo, a tifare per la rivoluzione. Il Tempo fa i nomi della nomenklatura berlusconiana sempre più convinta della necessità di allinearsi con Matteo Salvini, una "leghizzazione di Forza Italia" e la creazione di un cartello "Lega Italia". I nomi e le descrizioni si sprecano, il succo non cambia. Leggi anche: "Ti devi ritirare". Di Maio, sfregio al Cav. E Salvini... Tra i protagonisti del "forzaleghismo", oltre a Toti, si segnalano la neo-presidente del Senato Elisabetta Casellati, la donna della mediazione tra Lega e Forza Italia sull'orlo della rottura. La Casellati domenica ha pranzato con Toti, il segretario della Lega Nord Liguria e deputato Edoardo Rixi e il coordinatore ligure di FI Sandro Biasotti. E ancora, l'avvocato storico di Berlusconi Niccolò Ghedini, artefice delle liste elettorali e grande amico della Casellati. Anche lui è stato l'artefice del riavvicinamento con la Lega tra venerdì e sabato, mentre il resto dello stato maggiore (Paolo Romani, Renato Brunetta, Maurizio Gasparri) tifava per il crac. E che ora stanno pagando cara la loro opposizione, rimettendoci chi il posto, chi il peso politico.

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