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Matteo Salvini, continuano i contatti col M5s. Il leghista anonimo rivela: il centrodestra può esplodere"

Davide Locano
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Questo sarà il weekend più lungo da che le consultazioni sono iniziate. Lunedì l'ultimo atto, con un giro di incontri al Colle con Sergio Mattarella, il quale dal giorno successivo potrebbe iniziare i lavori per varare il suo governo del presidente. L'ombra del voto anticipato, insomma, si fa sempre più consistente. Ed in questo contesto, Matteo Salvini, più di tutto teme il cosiddetto "governo di tregua", che porterebbe con discreta approssimazione all'esplosione del centrodestra. Il punto è che il leader della Lega, al contrario di Silvio Berlusconi e Forza Italia, non è disposto a dare i suoi voti a un esecutivo di responsabilità nazionale non ostile a questa Unione europea. E, soprattutto, non potrebbe farlo con il M5s dal lato opposto della barricata. Leggi anche: Mattarella, l'elemosina a Salvini: l'ultimo sfregio alla Lega Proprio a questa è dovuta l'ultima apertura di Salvini al M5s: tra oggi e domenica lavorerà nella speranza di trovare un programma accuratamente messo nero su bianco - e a termine - sul quale Luigi Di Maio e grillini siano disposti a convergere, in un governo però a trazione di centrodestra. Proposta che difficilmente, però, verrà accolta dai grillini. Ma per la Lega, sottolinea il Corriere della Sera, c'è anche un altro problema: Silvio Berlusconi. I salvinani, infatti, temono che il Cav - ostile al voto troppo anticipato - possa dare il suo via libera al governo di tregua e che Mattarella possa aver già trovato una maggioranza disposta a sostenerlo (recuperando anche qualcuno dei cosiddetti "responsabili" e il gruppo Misto). Si capisce, dunque, come l'alleanza di centrodestra forse non è mai stata così vicina ad implodere. Tanto che, riferisce sempre il Corsera, qualche leghista ha già cominciato a chiamare quella del centrodestra "l'alleanza che non c'è". E preso atto del vacillare dell'alleanza, un leghista anonimo, spiega al quotidiano che sarebbe ancora in piedi l'ipotesi di un "governo salvagente". Quale? Quello composto esclusivamente da Lega e 5 Stelle, anche in questo caso a brevissimo termine. "Avrebbe una scadenza, si potrebbe cambiare la legge elettorale e consentirebbe di evitare agli italiani sia l'aumento dell'Iva che quello delle tasse", spiega l'anonimo. Insomma, sia per una via sia per l'altra, il centrodestra sembra destinato a spaccarsi. I contatti tra Salvini e Di Maio, sotto traccia, continuano. Resta soltanto da scrivere il finale di questa intricata vicenda. Un finale che, ad oggi, è ancora aperto a diverse soluzioni, diametralmente opposte.

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