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Massimo Cacciari: "Non sono barbari ma rischiamo il default"

Cristina Agostini
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"Sono curioso, ma anche preoccupatissimo, perché l'Italia non può scherzare col fuoco". Massimo Cacciari in una intervista a il Fatto quotidiano si dice molto scettico sul nuovo governo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. "Non voglio entrare nel merito dei singoli provvedimenti (guardo con favore al reddito di cittadinanza, sono contrario alla flat tax), ma in generale mi sembra una presa in giro. Si tratta di provvedimenti realizzabili solo con un mutamento radicale delle politiche economiche e finanziarie dell'Ue. Salvini e Di Maio hanno fatto un programma basato sulla mancia che ti dà il papà".  Leggi anche: "Decadenza e dissoluzione". Alessandro Sallusti, scenario estremo: la fine di Salvini (e dell'Italia) La preoccupazione maggiore per il filosofo è che si pensi a "realizzare progetti fattibili, non scrivere il libro dei sogni. Se perseguissero solo il 10% di ciò che prevede il contratto, finiremmo in default tipo Grecia nel giro di due settimane". L'Europa, continua, "è preoccupata e ne ha motivo. Ma in Italia non stanno arrivando i barbari. E, nel caso, non mi dispiacciono le parole di Salvini: meglio barbari che servi. Un po' di populismo è positivo, anche se per governare è inutile".  

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