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Giuseppe Conte, il discorso in Aula: "Immigrazione, metteremo fine al business e alla finta solidarietà"

Cristina Agostini
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"Entrando per la prima volta in quest'aula avverto pesante la responsabilità per ciò che questo luogo rappresenta", "la maniera migliore che abbiamo, oggi, di onorare questa nobile tradizione è offrire risposte concrete ai bisogni dei cittadini". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene in Aula al Senato per la fiducia con a fianco i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ai banchi del governo, l'esecutivo al completo. "Non sono spinto da nient'altro che da spirito servizio", ha assicurato, rivolgendo un saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che "ha accompagnato - ha ricordato - le prime, non facili, fasi di formazione di questo governo". "Ci presentiamo in quest'Aula per chiedere la fiducia non solo per una squadra di governo, ma per un progetto per il cambiamento dell'Italia tutta". Immigrati - Parlando di immigrazione, il presidente del Consiglio ha promesso: "Metteremo fine al business dell'immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà". E ha ottenuto una ovazione in aula. Leggi anche: Conte, il "premier povero": quanto guadagna al mese (e come lo hanno fregato) Debito - "Il debito pubblico - ha detto - vogliamo ridurlo ma vogliamo farlo con la crescita e non con le misure di austerity". Giovani - "Vogliamo dare voce - ha continuato Conte - ai tanti giovani che non trovano lavoro: a quelli che sono costretti a trasferirsi all'estero e a quelli che rimangono qui inattivi, che si rinchiudono in se stessi e si avviliscono". "Vogliamo costruire un nuovo patto sociale trasparente ed equo - ha aggiunto - fondato sulla solidarietà ma anche sull'impegno, consapevoli che solo con la partecipazione di tutti allo sviluppo del Paese potremo garantire un futuro di prosperità anche ai nostri figli". Europa - "L'Europa - ha detto Conte - è la nostra casa. Quale Paese fondatore abbiamo il pieno titolo di rivendicare un'Europa più forte e anche più equa, nella quale l'Unione economica e monetaria sia orientata a tutelare i bisogni dei cittadini, per bilanciare più efficacemente i princìpi di responsabilità e di solidarietà". Russia - "Saremo fautori di una apertura alla Russia - ha annunciato -, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa". Daspo per corrotti - "Cambia - ha continuato - che combatteremo la corruzione con metodi innovativi come il daspo' ai corrotti e con l'introduzione dell'agente sotto copertura".

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