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Eugenio Scalfari guida il golpe, chi vuole piazzare in Europa per far fuori Salvini

Matteo Legnani
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Nella consueta lenzuolata-editoriale su La Repubblica, il fondatore Eugenio Scalfari si lancia in una sterminata descrizione del lavoro effettuato da Marco Minniti in qualità di ministro dell'Interno del governo Gentiloni, per architettare un piano che, a suo dire, dovrebbe legare le mani al suo successore Matteo Salvini. Scalfari ricorda quel che, sul fronte dell'immigrazione, Minniti ha fatto tanto in Italia quanto, e soprattutto in Libia per contenere gli sbarchi nel nostro Paese, che durante il suo mandato sono effettivamente calati notevolmente rispetto ai numeri folli della gestione (non gestione?) Alfano. Dice anche che con la politica che intende varare (finora solo a parole), Matteo Salvini rischia "di sfasciare quanto di buono Minniti aveva realizzato". Ecco perchè l'imperativo è bloccare, contenere, imbavagliare l'attuale inquilino del Viminale. E chi meglio di Minniti potrebbe farlo? Ecco l'idea: l'Europa deve trovare un ruolo proprio a Minniti per trasformarlo nello "sceriffo" dell'immigrazione dell'Unione europea, allo scopo sì di proseguire le politiche iniziate da ministro dell'Interno italiano, ma anche di stroncare sul nascere i Salvini o gli Orban. Cioè, un colpo di stato europeo (come se in passato non ve ne siano già stati). Leggi anche: Matteo Salvini ferocissimo: "Se Eugenio Scalfari mi attacca..."

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