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Paolo Becchi e gli attacchi di Open Arms e Saviano contro Matteo Salvini: "Aumentano la tensione sociale"

Giulio Bucchi
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"Sono sotto attacco, così si rischia la tensione sociale". Paolo Becchi è allarmato per il doppio fronte a cui sono sottoposti i due leader del governo: le nomine per Luigi Di Maio e i morti in mare per Matteo Salvini. Intervistato da Lo Speciale Giornale, il professore sottolinea la manovra a tenaglia: "Questo Governo gode di un grande consenso popolare, ma purtroppo ha contro il sistema dei media e tutto l'establishment intellettuale e finanziario. Salvini sembra essere il nemico numero uno. Non riuscendo a contrastarlo politicamente lo stanno dipingendo come un pericoloso razzista, o come uno che addirittura godrebbe nel veder morire in mare donne e bambini. Questo è veramente infame". E anche l'attacco su Assia Montanino, la segretaria particolare di Di Maio, secondo Becchi è un livello "non più sostenibile. Così come Salvini lo si vuole combattere raffigurandolo come nazista, Di Maio lo si tenta di contrastare con gli scandali. Questo dimostra chiaramente come l'opposizione non abbia in realtà gli strumenti politici per contrastare il Governo sul piano della dialettica, buttando tutto in caciara". Leggi anche: "Ecco chi è il Soros della sinistra". Becchi, parole choc Ma il peggio lo si sta registrando su Salvini: "Nessuno intende legittimare l'abbandono in mare di persone in vita o di cadaveri. Accusare di queste morti Salvini però ritengo sia una vergognosa operazione di sciacallaggio. Semmai la responsabilità è delle politiche che sono state perseguite negli ultimi anni". "Temo che la tensione sociale aumenterà - conclude Becchi -. Contro Salvini vedo montare un odio piuttosto preoccupante e certe accuse sembrano create ad arte per costruire la fama del mostro da abbattere". Salvini "deve stare molto attento, deve portare avanti la sua politica della fermezza, senza però rinunciare all'umanità. Deve insomma dimostrare chiaramente che i veri razzisti sono gli altri".

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