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Forza Italia, la "black list" di Berlusconi: basta tv per Gasparri, Mussolini, Santanchè e Biancofiore

Il Cavaliere vorrebbe nei talk e nei tg volti "rassicuranti" per conquistare i moderati indecisi. E spuntano già i nomi dei possibili "rampanti"

Giulio Bucchi
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Facce più "rassicuranti" e "gentili" nei tg e nei talk show per conquistare gli elettori moderati. Sarebbe questo, secondo Repubblica, l'ultimo diktat di Silvio Berlusconi, preoccupato che a rappresentare in tv Forza Italia siano spesso gli esponenti più arrabbiati (o prezzemolini). Sul quotidiano di Mauro è Carmelo Lopapa a far saltar fuori maliziosamente già qualche nome di questa "lista di proscrizione": Maurizio Gasparri, Alessandra Mussolini, Daniela Santanchè e, un po' a sorpresa, anche Michaela Biancofiore, Laura Ravetto e Lara Comi. Scorrendo gli "epurati" televisivi si comprende come il loro eventuale accantonamento dai piccoli schermi non corrisponda a un declassamento all'interno del partito, visto il peso specifico degli interessati. Al Cavaliere però non andrebbe giù il rapporto privilegiato e personale di questi esponenti azzurri con direttori e conduttori televisivi: di fatto, è la tesi di Repubblica, Gasparri & co. riuscirebbero a organizzare autonomamente le proprie presenze in tv e per questo servirebbe un po' di "ordine".  I "favoriti" del Cav - La responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini, nega con forza l'esistenza di "black list" e pressioni dall'alto per favorire le presenze nei talk di questo o quel politico. Eppure secondo Repubblica oltre ai proscritti esisterebbero anche i favoriti, i volti cioè che Berlusconi preferirebbe vedere in tv nei prossimi mesi convinto che possano attirare la simpatia degli indecisi. Tra questi ci sarebbero il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, sempre più braccio destro del capo, la neocoordinatrice lombarda Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, l'ex governatrice laziale Renata Polverini. In ascesa anche le quotazioni della coordinatrice in Campania Jole Santelli e della senatrice piemontese Maria Rizzotti. Un borsino che inevitabilmente è destinato a variare, perché il gradimento (in politica, ma soprattutto in tv) non è mai eterno.

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