Cerca
Logo
Cerca
+

Senatori a vita, ecco chi può prendere il posto del "Maestro" Abbado

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Dopo la scomparsa di Claudio Abbado, partono già i rumors e le indiscrezioni su chi potrebbe sostituire il "Maestro" a palazzo Madama. La nomina di Abbado era arrivata lo scorso agosto insieme a quelle di Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia. Difficile in questo momento capire come si muoverà il Colle. La Costituzione prevede che i senatori a vita siano cinque. Ma non è specificato se il presidente della Repubblica possa nominarne cinque durante il suo mandato oppure che debbano essere cinque in totale. Sta di fatto che il Colle formalmente può conferire ancora il titolo ad un'altra personalità dopo la morte di Abbado. I nomi in lista sono tanti. Quando Napolitano ha scelto il suo "quartetto" lo scorso agosto tra gli altri nomi sul tavolo c'erano quelli di Romano Prodi e di Silvio Berlusconi. In quel caso si pensava ad un ticket Prodi-Silvio "nel nome della pacificazione". Poi le cose sono andate in modo diverso col Cav fatto fuori da palazzo Madama per la condanna Mediaset. Poi c'erano anche le opzioni Marco Pannella e Stefano Rodotà. Ma anche in questo caso Re Giorgio non sarebbe molto convinto. Questi nomi adesso ritornano di attualità. Ipotesi Benigni - E la corsa verso Palazzo Madama riparte. Altre indiscrezioni, basate anche sui rumors dello scorso agosto, vorrebbero uno scranno al Senato per Roberto Benigni, "stimatissimo da Napolitano" come ricordava il Corriere. L'opzione Benigni è quella che potrebbe scatenare le polemiche più feroci. Di sicuro l'attore non ha quel profilo imparziale e distaccato richiesto da una carica, come quella di senatore a vita, per cui è imprescindibile uno spessore personale in grado di unire e identificare le anime del Paese. Benigni anche durante le sue letture dantesche non ha mai risparmiato critiche e sberleffi a Berlusconi. E anche durante la sua performance sulla Costituzione italiana di qualche tempo fa non è stato certo tenero con l'elettorato di centrodestra. Mandarlo a palazzo Madama con scranno e vitalizio di sicuro sarebbe un colpo basso per una parte del Paese. Benigni però è in buona compagnia. Ipotesi Scalfari - Gli altri nomi su cui potrebbe puntare il Colle sono quelli di Riccardo Muti (collega di Claudio Abbado), Andrea Camilleri, Ennio Morricone, Claudio Magris.Ma in pole position per il posto di Abbado c'è Eugenio Scalfari. Il fondatore di Repubblica da tempo attende una chiamata dal Colle per uno scranno a palazzo Madama. I "messaggini d'amore" per Napolitano da parte di Brabapapà sono sempre all'ordine del giorno. Quando il fondatore di Repubblica comincia a sentir "odore" di poltrona parte subito con editoriali al miele per Napolitano. Qualche mese fa, mentre il suo nome circolava tra i corridoi del Quirinale Scalfari aveva preparato una serie di editoriali tutti pro-Napolitano difendendolo sul caso della trattativa Stato-Mafia. Scriveva Scalfari: "Il capo dello Stato non può essere né indagato né intercettato e nemmeno soggetto a perquisizione fino a quando non sia stato sospeso dalle sue funzioni attraverso un'apposita sentenza della Corte Costituzionale". Ma ad agosto quei fiumi di inchiostro non bastarono. Al giornalista Napolitano preferì architetti, scienziati e direttori d'orchestra. Barbapapà è già con la "penna" in mano.... 

Dai blog