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Cina, il calcio diventa materia scolastica

Andrea Tempestini
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nLa Cina vuole diventare una potenza anche nel calcio. E così il calcio viene inserito tra gli insegnamenti nelle scuole e le prestazioni degli alunni rientreranno tra le valutazioni complessive del rendimento scolastico. La decisione è stata presa durante una riunione del Consiglio di Gabinetto cinese, in cui il governo ha passato la responsabilità della promozione del calcio tra i giovani dalla Chinese Football Association - coperta da scandali di corruzione negli scorsi anni che ne hanno decapitato i vertici - al Ministero dell'Educazione, che invierà anche ispettori per controllare i progressi delle singole scuole nella promozione del calcio tra gli alunni. La Cina, ha spiegato il ministro dell'Educazione, YuanGuiren, intende aumentare il numero dei centri calcistici giovanili e punta, entro il 2017, ad avere ventimila tra scuole elementari e medie che avranno inserito nei loro programmi il gioco del calcio. L'obiettivo finale, ha scritto ieri il quotidiano in lingua inglese China Daily, è quello di «diventare una potenza sportiva». La nazionale cinese, al 99esimo posto nel ranking FIFA, ha al suo attivo una sola partecipazione alla fase finale dei Campionati del Mondo di calcio, nel 2002, quando i Mondiali vennero ospitati da altri due Paesi asiatici, Giappone e Corea del Sud. «Lo sviluppo del calcio nelle scuole è una pietra angolare nella realizzazione del sogno calcistico cinese di unirsi all'elite mondiale nei più importanti eventi sportivi», ha dichiarato la vice premier Liu Yandong. Il presidente cinese, Xi Jinping, è un appassionato di sport e di calcio, e in passato, ha manifestato in diverse occasioni il desiderio per la Cina di ospitare i Mondiali e di vedere la nazionale cinese di nuovo presente a una fase finale dei Campionati del Mondo di calcio.

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