Roma, 16 apr. (Adnkronos Salute) - Sono sempre di più i 'pentiti' del tatuaggio. A oltre il 40% dei tatuati infatti non piace più, nel corso della vita, il disegno impresso sulla pelle. E aumentano quelli che si rivolgono al chirurgo plastico per cancellarli. Un'operazione oggi possibile con l'uso dei laser di nuova generazione "ma comunque complessa", spiega Maurizio Valeriani, primario di chirurgia plastica all'ospedale San Filippo Neri di Roma, sottolineando che le richieste per eliminare i tattoo cominciano con il primo sole primaverile . Anche se le stagioni più adatte sono l'autunno e l'inverno "sia perché i raggi del sole vanno evitati dopo il trattamento, sia perché sono necessarie molte sedute, distanziate di qualche settimana, per ottenere il risultato desiderato", dice l'esperto. Secondo il chirurgo plastico negli ultimi anni, "si registra un evidente aumento di richieste per eliminare i tatuaggi. Perché è cresciuto il numero di persone tatuate - si stima che siano circa 8 milioni gli europei con almeno un disegno sulla pelle - ma anche perché si ritiene che sia un'operazione più facile che in passato". Una convinzione in larga misura fondata. "Un tempo - spiega Valeriani - erano necessari trattamenti aggressivi, come dermoabrasione, crioterapia, asportazione chirurgica. Interventi che comportavano cicatrici più o meno visibili, comunque permanenti". Oggi, invece, "ci sono laser molto sofisticati - prosegue Valeriani - i cosiddetti Q-Switchet, con la possibilità di dare un impulso di qualche microsecondo: si interviene con un'altissima energia su piccolissime particelle del tatuaggio che vengono vaporizzate. Queste vengono eliminate attraverso la pelle stessa o frammentate in maniera che i macrofagi, le nostre cellule spazzino incaricate di eliminare i piccoli corpi estranei, riescano a spazzarle via". Ma per verificare che il tatuaggio sia eliminabile "bisogna fare prima una serie di test - spiega Valeriani - perché i disegni hanno diversi colori e non tutti sono sensibili al laser. Sul bianco, ad esempio, il laser può anche non funzionare. E' più semplice, inoltre cancellare disegni di un solo colore". Più facile da togliere, invece, il nero, così come il rosso. Maggiori difficoltà per il blu e il verde. "E' importante che ci sia un esperto a cancellare il tatuaggio - dice ancora il chirurgo - perché nell'uso del laser deve essere scelta la giusta lunghezza d'onda per cancellare quel determinato colore. Altrimenti non si ottiene il risultato. Gli strumenti più nuovi hanno lunghezze d'onda in grado di trattare meglio i disegni colorati". Con il laser, inoltre, si eliminano anche i tatuaggi cosmetici, di contorno labbra e occhi, che non piacciono più o che si vogliono ritoccare in maniera diversa. L'operazione elimina-tatuaggio, comunque resta complessa e costosa. "Sono necessarie più sedute - precisa - e ciascuna costa dai 200 ai 300 euro". Il consiglio, dunque, è quello di pensarci bene prima di andare in uno studio di tattoo. "Bisogna essere molto motivati - conclude l'esperto - e, se si decide, meglio scegliere tatuaggi piccoli, di colori scuri, monocromatici, con linee snelle". E anche quando si sceglie di togliere un tatuaggio grande "meglio valutare se è possibile eliminarne solo una parte: spesso non si rifiuta tutto il tatuaggio, ma solo parte di esso", conclude Valeriani.