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Sanofi: al via il progetto '#PerchéSì'per una comunicazione web più sana

Mettere in condivisione le migliori pratiche nella gestione della comunicazionein tema di vaccinazione pediatrica. Questo lo scopo del contest e dell'hackathon che partiranno nel 2018

Maria Rita Montebelli
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La rete e i social sono un potente mezzo di informazione ma non sempre vengono usati per fare buona comunicazione. Questo diventa un tema molto delicato quando si parla di salute e in particolare di prevenzione e vaccinazioni pediatriche. “Il ruolo crescente di Internet come canale di informazione, anche per quanto riguarda la vaccinazione, è stato confermato dal volume delle ricerche effettuate in rete sul tema vaccini, in cui prevale il ruolo dei social – ha spiegato Ketty Vaccaro, sociologa e presidente dell'Health web observatory - purtroppo se si guarda al sentiment che emerge sul web, si nota che quello prevalente è negativo (44 per cento del totale delle menzioni) a fronte di un volume poco inferiore che è neutrale (40 per cento), mentre solo il 16 per cento risulta positivo. Tuttavia le menzioni più popolari nei due canali social più rilevanti (oltre 3 milioni e 300 mila utenti su Twitter e oltre 1 milione e 100 mila su Facebook) sono positive”. È questo quanto emerge dall'analisi ‘I vaccini per l'infanzia sul web' condotta dall'osservatorio Health web observatory e presentato in occasione dell'evento #MeetSanofi“#Perchésì: i vaccini vanno in rete” che si è tenuto nei giorni scorsi a margine del congresso della Società italiana di igiene. L'analisi ha preso in considerazione le ricerche effettuate su web e social network con lo scopo di ottenere informazioni online sulle vaccinazioni pediatriche nel periodo compreso dal 1 agosto al 10 ottobre2017. I dati di ‘I vaccini per l'infanzia sul web'. Il monitoraggio effettuato attraverso parole chiave centrate sul tema ha evidenziato infatti la presenza di oltre 39.500 menzioni in totale in soli tre mesi. E il ruolo dei social appare preponderante, coinvolgendo il 60 per cento delle menzioni analizzate e distribuite soprattutto su Twitter e Facebook – rispettivamente 31 per cento 20 per cento - a fronte del 40 per cento relative ai siti web. I protagonisti delle navigazioni sono soprattutto utenti di una fascia di età intermedia e presumibilmente genitori: il 30 per cento ha un'età anagrafica compresa tra i 45 e i 54 anni e il 23 per cento tra i 35 i 44 anni. In alcune aree geografiche l'attenzione per questo tema è particolarmente elevata. Al primo posto il Friuli, seguito da Valle d'Aosta, Marche, Lazio e Veneto. Il progetto #PercheSì. “Dall'estate 2017 è partito in Italia l'obbligo vaccinale su 10 vaccini per le fasce d'età 0-16 anni - ha commentato Paolo Bonanni, professore di igiene e medicina preventiva presso l'università di Firenze, coordinatore del gruppo ‘Calendario per la vita' e co-presidente della giuria di #Perchésì - Questa estensione ha generato un dibattito nel Paese che ha coinvolto la politica, la società civile e si è poi riverberato sui social media e online, arrivando a lambire il tema delle fake news, delle ‘bolle' in rete e della distorta informazione che spesso prevale su quella medico-scientifica e autorevole. Sono dunque fondamentali il ruolo della comunicazione e della corretta informazione sul valore della vaccinazione, diritto-dovere di ogni comunità”. Il progetto #PercheSìè promosso da Sanofi Pasteur e si propone di mettere in condivisione le migliori pratiche nella gestione della comunicazione sui vaccini da parte di enti accreditati, associazioni, società scientifiche, strutture ospedaliere pubbliche e giovani creativi. #PerchéSì comprende due iniziative: un contest e un laboratorio di idee per fare rete sulla comunicazione in ambito vaccinale. Il primo premia le progettualità già realizzate, il secondo è un confronto aperto e un momento di co-creazione che coinvolge giovani ed esperti per declinare i temi della comunicazione su questo tema. Il progetto partirà a gennaio 2018 e la premiazione finale si terrà a giugno 2018. “Siamo orgogliosi di aver creato, attraverso il #Meetsanofi, un ulteriore momento di incontro e di riflessione sul valore della prevenzione, oggi messo quotidianamente in discussione dalle fake news che circolano nel mondo della rete e dei social network – ha dichiarato Mario Merlo, general manager di Sanofi Pasteur Italia e Malta – In questo senso, il lancio del progetto #Perchésì rappresenta per Sanofi Pasteur un modo per favorire la condivisione delle idee e dei diversi approcci comunicativi rispetto al tema della vaccinazione, sostenere un dialogo aperto con l'opinione pubblica al fianco di istituzioni e società scientifiche per promuovere la cultura della prevenzione e il suo valore per la persona e per la sanità pubblica”. Il contest. Nel contest verranno messe a confronto le campagne implementate negli ultimi 18 mesi e che riguardano il tema della vaccinazione. Le iscrizioni si apriranno a gennaio 2018 e potranno partecipare università, centri di ricerca, associazioni, società scientifiche, aziende sanitarie locali (Asl) e distretti sanitari. Al progetto vincitore, valutato da una giuria composta dai rappresentanti del 'Calendario per la vita' ed esperti di comunicazione, verrà offerto un master intensivo in comunicazione vaccinale in una struttura italiana di eccellenza. L'hackathon. Il progetto #Perchésì offrirà inoltre l'opportunità per il primo hackathon italiano dedicato alla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini: un laboratorio di idee con la partecipazione di grafici, designer, startupper, studenti e neolaureati in comunicazione medico-scientifica, freelance legati al mondo del visual e del video, che si confronteranno con gli esperti di comunicazione in quest'ambito, i finalisti del contest, per lo sviluppo di nuove idee comunicative. Le iscrizioni all'hackathon saranno aperte a febbraio 2018. Al team vincitore sarà offerto un viaggio-studio all'Institute of interaction design di Copenaghen. “Il progetto #Perchésì apre una nuova grande opportunità: creare una piattaforma di comunicazione sull'importante tema dei vaccini dove la creatività si incontra col sapere scientifico – ha commentato Simona Maschi, direttore e cofondatore del Copenaghen institute of interaction design e copresidente della giuria di #Perchésì – Crediamo in un approccio di open innovation dove individui ed organizzazioni pubbliche lavorano insieme per raggiungere il massimo livello di trasparenza e accuratezza nel comunicare il valore del vaccino nella società contemporanea”. (MATILDE SCUDERI)

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