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AnnoUno, da Giulia Innocenzi l'ex spacciatore si trasforma in ministro

Andrea Tempestini
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AnnoUno, quarta puntata. Si parla di droga, di liberalizzazione di droghe leggere. La santorina Giulia Innocenzi alla vigilia ha promosso la puntata con un appello a Beppe Grillo: "Non prenderti il Maalox, fatti una bella canna". Il giorno successivo, per la puntata "stupefacente", ecco in studio il gran bersaglio, Carlo Giovanardi, l'ex ministro che firmò la legge che equiparava droghe leggere e droghe pesanti (recentemente archiviata). Oltre al consueto capannello di ragazzi, ecco che insieme al rapper Fedez, tra gli "ospiti d'onore" in studio fa capolino tal Armando "Chicoria" Sciotto, mattatore della prima parte del programma. E interlocutore privilegiato poiché ex spacciatore. Ex spacciatore finito in galera, anche se - afferma - "avevo soltanto 1 chilo di varie sostanze". Già, "soltanto un chilo". L'accusa mossa dal signor Chicoria a Giovanardi è quella di averlo costretto - lui come molti altri spacciatori - alla galera: sbagliato, sbagliatissimo (secondo loro) stabilire per legge che tutte le droghe siano uguali. L'ex spacciatore, insomma, sotto lo sguardo attento della Innocenzi assurge a ministro, a prima voce nell'attacco coordinato al "cattivone" Giovanardi. Già, perché guardando la trasmissione, ascoltando e osservando Giulia, la sensazione è proprio quella: il pusher ci viene "spacciato" come vittima, mentre Giovanardi, bacchettone sì ma delinquente mai, viene tratteggiato come l'eroe negativo, come l'imputato, come il "responsabile" delle "sue prigioni", di quelle del signor Chicoria e di chi, come lui, spacciava. Anche se era "solo un chilo di varie sostanze"...

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