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Rai, Floris verso l'addio, a Ballarò può arrivare la Berlinguer

Ignazio Stagno
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Rivoluzione in Rai. Nella prossima stagione in viale Mazzini può cambiare tutto nei palinsesti. Il direttore generale, Luigi Gubitosi è stato chiaro. "Le testate giornalistiche non possono restare così. Sono uno spreco di risorse. Ne avevamo 12, due o tre sono state eliminate, ma il problema è che ogni testata vuole la sua redazione economica, la sua redazione cronaca e la sua redazione esteri. Così, nel momento in cui ci sono i tagli, ognuno ritiene di non poter fare lo stesso lavoro di prima con meno personale. Per questo l'accorpamento ha una sua logica. La logica è che la notizia parte dal web e poi viene approfondita a livello di singola testata". Caso Floris - Nel piano per i nuovi palinsesti Rai c'è, come racconta LaNotizia, un potenziamento delle news, di Televideo e soprattutto del web. Il vero problema sul fronte contratti resta quello di Giovanni Floris. Se il conduttore di Ballarò non andasse da qualche altra p'arte (Mediaset o La7) in viale Mazzini danno quasi per certa la sua assenza dai palinsesti di Rai Tre. Così i dirigenti del servizio pubblico provano a spingere Floris verso la concorrenza per liberarsi del suo contratto oneroso e soprattutto per spianare la strada verso la conduzione di Ballarò a Bianca Berlinguer. La Berlinguer - La redazione del Tg3, sempre secondo le indiscrezioni, verrebbe sensibilmente ridotta con gli esuberi utilizzati per rinforzare il web e le news. Resta però in campo un'ipotesi: e se Floris dovesse restare in Rai? A quel punto il valzer di poltrone verrebbe ridotto: Gerardo Greco direttore del nuovo Tg3 e Berlinguer ad Agorà.   

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