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Zuzzurro, la battaglia contro il tumore sul palco: "Continuo a far ridere il pubblico"

Zuzzurro

Tra chemio, guarigione incerta, alti e bassi, il comico non si arrende. Dal 15 ottobre, il suo nuovo spettacolo a Milano

Eleonora Tesconi
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Perché smettere di sorridere e far ridere gli altri soltanto perché si è malati? Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro, se l'è chiesto. E quando, lo scorso febbraio, gli hanno diagnosticato il brutto tumore al polmone, dopo la botta iniziale non ci ha pensato due volte. E' tornato sul palco, per recitare con l'ironia che da sempre l'ha contraddistinto. Quella che verso la fine degli anni '70 l'ha portato al successo insieme al suo compare di gag, Gaspare. "Ero in turnée e tossivo sempre. Ho fatto un controllo. Presto, la diagnosi: tumore al polmone. Molto aggressivo. Con linfonodi", racconta al Corriere, nell'edizione di oggi, venerdì 27 settembre.  "Una brutta botta - continua -. Poi ho pensato che si può guarire, sono guariti in tanti. Penso che sia doveroso provarci. Vorrei dirlo a tutti, specie ai malati giovani: occorrono volontà e ottimismo". Medici vaghi, guarigione incerta, ma il noto comico, ora 67enne, non si perde d'animo. E al nuovo spettacolo, Non c'è più il futuro di una volta 2.0, che dovrebbe andare in scena, per tre settimane, dal 15 ottobre prossimo al teatro Leonardo di Milano, Zuzzurro ha invitato anche il suo oncologo. "Dovrebbe debuttare"? "Spero di non usare più il condizionale", ci tiene a sottolineare. E tra alti e bassi, giorni in cui sta bene e giorni in cui si sente stanco, Brambilla sa di dover reagire e continuare a lottare: "Io spero di farcela a recitare tutte le sere, anche il giorno dopo la chemio. Ho sempre cercato di far ridere la gente e continuerò a farlo. Ma se proprio dovessi saltare una recita, so che la gente e gli addetti ai lavori mi capirebbero". Un grande messaggio di fiducia per tutti quelli che, come lui e insieme a lui, stanno lottando. Zuzzurro: prima di tutto, sempre il sorriso Guarda la Gallery

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