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Massimo Giletti attacca prima del duello con Fabio Fazio: "Noi siamo piccoli, ma anche la Juventus..."

Andrea Tempestini
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Massimo Giletti scalda i motori in vista della prima puntata di domenica sera di Non è l'arena, il suo nuovo programma su La7. E, ancora una volta, si mostra battagliero in un'agguerrita intervista a La Zanzara, su Radio 24, dove premette chiaro e tondo: "Dalla Rai mi ha fatto fuori Mario Orfeo, è stata una decisione politica". E ancora: "Orfeo dovrebbe risponderne ai quattro milioni che vedevano L'Arena", concetto che ha ribadito più volte. Dunque il conduttore sottolinea che "la Rai era pluralista, ora in atto normalizzazione dell'informazione". "Mi hanno difeso tutti, anche Leone, Mazza e De Noce. Tra i politici, Giorgia Meloni. La mia cacciata ha fatto comodo a tutti" Per approfondire leggi anche: La bomba di Giletti sulle sorelle Parodi Fari puntati sul duello con Fabio Fazio, che domenica sarà in onda con Che tempo che fa, in netta crisi di ascolti: "Fazio? Noi siamo piccoli, ma a volte anche la Juventus fatica col Sassuolo". Comunque sia, rivela, "alla Champions della Juve preferisco il successo del nuovo programma". Dunque, sempre in tema di calcio, una frase ambivalente su Napoli e sul Napoli. Giletti premette che "il piagnisteo è un sistema culturale", ma aggiunge che "se non vincesse la Juve vorrei lo scudetto al Napoli". Ma poi, inevitabilmente, si torna alla chiusura de L'Arena. C'entra qualcosa Matteo Renzi, chiede Giuseppe Cruciani: "Qualche politico mi ha difeso, per esempio Gasparri e Giorgia Meloni. Ma la volontà di chiudere è stata politica. L'Arena è stata sempre spigolosa, ma prima gli altri dirigenti mi avevano sempre difeso, anche Leone, Mazza, Del Noce...". Insomma, Giletti non nega in modo netto che dietro alla cacciata ci sia stato lo zampino del segretario del Pd.

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