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Ibra "col 10", "Thiago Silva resta", "Berlusconi eroico": il mese di passione (e bufale) del Milan

La rifondazione rossonera garantisce un "risparmio di 150 milioni". Ma anche una buona dose di brutte figure e promesse mancate

Andrea Facchin
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  Dire addio non è mai facile. Prima si cerca di negare l'evidenza in tutti i modi, cercando di salvare il salvabile. Ma poi, lentamente e a malincuore, si comincia a cedere e a prendere consapevolezza della situazione. La trattativa che ha portato alle cessioni illustri di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva al Paris Saint German, ha messo a dura prova le emozioni di Adriano Galliani e di tutto lo staff rossonero, provocando due mesi di dichiarazioni che, se raccolte, viaggiano tra finte sicurezze, speranze e illusioni. La certezza - Lunedì 14 maggio, dopo la chiusura del campionato, Adriano Galliani confessa: "Sono stato con Ibrahimovic per un aperitivo a casa mia, state tranquilli resterà al cento per cento. Siamo d'accordo su tutto". La previsione - Venerdì 18 maggio, durante la festa organizzata dall'Uefa a Monaco di Baviera, in occasione della finale di Champions League tra Chelsea e Bayern Monaco, l'ad milanista annuncia: "Ibra riuscirà a vincere una Champions, sicuramente con la maglia del Milan". La speranza - Sabato 26 maggio, la Gazzetta dello Sport pubblica un'intervista con Massimiliano Allegri, in cui il tecnico affronta la vicenda in modo fermo e deciso: "Da qui ad agosto può succedere di tutto sul mercato. Ma non può succedere che loro se ne vadano. Ne abbiamo parlato con il presidente Berlusconi e lui mi ha assicurato che resteranno. È su di loro che si baserà il Milan". La promessa - Il Psg è sempre più insistente e presenta la sua offerta da 30 milioni per Thiago Silva. Sabato 2 giugno, Galliani risponde con sincerità: "Thiago? Ancelotti me l'ha stra-chiesto ma bisogna saper resistere. Se parlassimo solo di moneta sonante, Thiago sarebbe da prendere e vendere, ma noi non ragioniamo così. Abbiamo un grande presidente, che ama il Milan e vuole tenere tutti i big. Un debole avrebbe già ceduto". Poi, per rendere ancora più chiaro il concetto: "Quando Seedorf non sarà più del Milan, Ibra giocherà con la maglia numero 10". I primi tentennamenti - Le sicurezze di Allegri sembrano sgretolarsi improvvisamente. Domenica 3 giugno, il tecnico afferma: "Thiago resterà con noi al 99,9 per cento". Salvo poi confessare: "Se il Milan perdesse Thiago sarebbe una cosa gravissima". Porte chiuse - Martedì 5 giugno, ancora Galliani cerca di togliere qualsiasi dubbio: "La notizia è falsa. Non va via nessuno, non vendiamo nessuno. Lui e Thiago restano al 99,9 per cento".   La decisione - Martedì 12 giugno, la trattativa per Thiago Silva sembra essere arrivata al termine: Galliani va a Parigi per definire la cessione del giocatore al Paris Saint German. La preghiera e il miracolo - Mercoledì 13 giugno, su Milan Channel appare un messaggio dei tifosi, che implorano il presidente Silvio Berlusconi di non vendere Thiago: "Presidente noi la preghiamo... Lo tenga". Di ritorno da Parigi, Galliani dichiara: "Di solito le preghiere funzionano, il presidente vuole trattenere Thiago". La scelta del cuore - Giovedì 14 giugno, sempre a Milan Channel, Berlusconi annuncia personalmente lo stop alla cessione del difensore, e, sull'onda dell'entusiasmo, blocca anche l'attaccante svedese: "È stata una scelta di sentimento. Resta anche Ibra". Lo segue Galliani, che sottolinea il gesto "eroico" del presidente. La commozione - Venerdì 15 giugno, Galliani è ancora emozionato: "Ha vinto il cuore e non la ragione. Non venderemo nessuno, resterà anche Ibra". E sul sito milanista, compare la scritta gigante celebrativa: "GRAZIE PRESIDENTE". Mi fido di te - Domenica 17 giugno, anche Max Allegri, in vacanza in Sardegna, spende parole al miele per l'intervento di Berlusconi: "Io non ho mai avuto dubbi sulle parole di Berlusconi. Mi sono sempre fidato di lui e sapevo che Thiago Silva non sarebbe andato via. La sua conferma è un grande dono che Berlusconi ha fatto a me e ai tifosi". L'illusione - Lunedì 2 luglio, il sito della società annuncia il prolungamento del contratto di Thiago Silva fino al 2017, con un ingaggio salito da 4 a 6 milioni netti l'anno. Anche il futuro di Ibra sembra certo: "Ha altri due anni di contratto e resterà al Milan - afferma Galliani -. E' incedibile al 100 per cento". L'ammissione -  Il giorno del raduno del Milan, lunedì 9 luglio, Galliani ammette, quasi rassegnato: "Thiago e Ibra? Tutto può succedere". La cessione e il risparmio - Giovedì 12 luglio, Berlusconi, a meno di un mese dal suo "gesto eroico", è compiaciuto per la cessione dei giocatori, un affare che frutterà alla società "un risparmio di 150 milioni in due anni". Dire addio non è mai facile.  

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