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Figc, Carlo Tavecchio: "Non ritiro la candidatura, le Leghe mi sostengono. Nel mio programma lotta al razzismo"

Giulio Bucchi
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"Vado avanti". Per la gaffe sugli stranieri "mangia-banane" del calcio italiano, Carlo Tavecchio si è ritrovato contro la Fifa (che ha aperto un'indagine), l'Unione europea e si è visto ritirare il sostegno per la propria candidatura alla presidenza della Figc da alcuni club di Serie A come Cesena, Fiorentina e Sampdoria. Eppure non molla e non rinuncia alla candidatura, sottolineando di avere ancora "l'appoggio delle Leghe" e delle varie società, che hanno dato "piena conferma del loro sostegno". "Vado avanti, ho il sostegno dei club" - "Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse dai media in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo, in occasione dell'assemblea di venerdì scorso - sottolinea -. Ne ho tratto molti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della Figc, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno". "Nel mio programma la lotta al razzismo" - "Ciò mi conforta - prosegue Tavecchio - e mi induce a ribadire l'impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione alla presidenza federale. In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell'opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci, come da tempo ho realizzato nell'ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999".

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