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Juventus, l'impensabile dopo Cristiano Ronaldo: torna Zinedine Zidane, perché trema Massimiliano Allegri

Giulio Bucchi
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L' indiscrezione è vecchia di qualche giorno: Zidane torna alla Juve. Lo ha scritto martedì scorso il sito spagnolo «Libertad Digital» e, francamente, ci pareva una puttanata. Dicevano così, gli spagnoli: «Zinedine Zidane è pronto ad entrare nella dirigenza della Juventus a partire da ottobre». E subito abbiamo sommato dubbi ai dubbi: «Ma cosa ci viene a fare il tre volte vincitore della Champions con il Real Madrid a Torino? O si prende la panchina di Allegri o non ha senso...». E abbiamo abbandonato ogni genere di pensiero, del resto anche il club del presidente Agnelli ha più o meno formalmente smentito (dichiarazioni riportate dal prestigioso quotidiano «As»). Ebbene, a quanto pare è tutto vero: 17 anni dopo, Zidane tornerà alla Juve (vestì il bianconero dal 1996 al 2001 e vinse due scudetti, una coppa Intertoto, una Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea e... un Pallone d' Oro). All' epoca faceva ancora (e decisamente bene) il calciatore, oggi verrebbe a ricoprire un non meglio precisato ruolo dirigenziale. L' incastro dovrebbe concretizzarsi nel giro di qualche settimana, ma l' accordo per il «ricongiungimento» c' è. Ovvio che il primo pensiero porti a Ronaldo: possibile che l' arrivo del franco-algerino sia legato a quello (recente e decisamente roboante) di Cr7? A quanto pare no, le cose non sono direttamente connesse, ma è anche evidente che è impossibile non sovrapporre una figura così importante (e ingombrante) a quella di Massimiliano Allegri, tecnico vincitore degli ultimi 4 scudetti, di altrettante Coppa Italia e che ha portato i bianconeri per ben due volte a giocare la finale di Champions League. Il contratto del 50enne allenatore toscano, rinnovato un anno fa a quasi 8 milioni di euro a stagione, scadrà il 30 giugno del 2020, ma è chiaro che la presenza di Zidane metterebbe parecchia pressione sulle spalle del tecnico chiamato a disputare una stagione «perfetta» o quasi (la conquista della Champions è l' obiettivo non dichiarato, ma nella testa di tutti). Novità anche sul fronte mercato: in entrata è sempre più calda la pista che porta al centrale difensivo dell' Atletico Madrid, Diego Godin (32 anni, clausola da 20 milioni); in uscita si attende di trovare un accordo con il Chelsea per il 32enne Higuain (ma occhio al «nuovo» Milan) e per il 23enne Rugani (la Juve non si accontenta di 40 milioni). L' altro sacrificato eccellente sarà Pjanic, «sacrificio milionario» però: per il 28enne bosniaco il futuro è in Premier (City o Chelsea), nelle casse dei bianconeri non entreranno meno di 80 milioni di euro. di Fabrizio Biasin

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