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Coppa Italia, Milan a pezzi ed eliminato: Udinese in semifinale

Balotelli porta in vantaggio i rossoneri, poi il nulla: Muriel su rigore e Lopez firmano l'impresa friulana. Seedorf, fine della festa

Giulio Bucchi
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Forse non era tutta colpa di Allegri. Il "nuovo" Milan di Clarence Seedorf perde male 2-1 in casa con l'Udinese, che si qualifica per la semifinale di Coppa Italia dove affronterà la vincente di Fiorentina-Siena. Un'impresa, quella dei friulani, che bissa la vittoria negli ottavi per 1-0 contro l'Inter. Difficile stabilire chi delle due milanesi se la stia passando peggio. Di sicuro i rossoneri sono da oggi praticamente fuori dall'Europa: lontanissimi in campionato dalla zona Europa League, solo fare strada in Coppa avrebbe regalato qualche speranza.  Balotelli, poi basta - E qualche speranza l'aveva regalato il gol in apertura di Mario Balotelli al 6', lesto a infilare in rete un traversone di Birsa dalla destra ciccato al centro da Robinho. Tutto facile? No, perché senza Honda e Montolivo il Milan non riesce ad avere né ordine né fantasia. Finché regge il fiato, perlomeno la squadra di Seedorf è corta e compatta, un po' come accaduto domenica sera nel vittorioso esordio (col fiatone) contro il Verona. Ma quando l'Udinese prende coraggio la partita dei padroni di casa praticamente finisce: svarioni nei disimpegni, imprecisioni nei rilanci, leggerezze imperdonabili. Come quella di Emanuelson, che al 41' si fa superare da Widmer e lo stende in area. Rigore, trasformato da Muriel per l'1-1.  Il gol "inevitabile" - Nella ripresa ci si aspetterebbe la reazione rossonera, invece è un dominio degli uomini di Guidolin. Solo gli errori di mira di Muriel, Fernandes e Gabriel Silva graziano Abbiati, mentre Balotelli lotta da solo (e quando può, tira). Robinho, Kakà e Birsa spariscono, De Jong e Nocerino vivono un calvario perché costantemente in inferiorità numerica e in ritardo. Le carenze tecniche, tattiche e atletiche del Milan vengono messe alla berlina al 32' dal neoentrato Nico Lopez: l'uruguaiano può farsi metà campo indisturbato e colpire di sinistro dal limite. Seedorf per disperazione inserisce Honda e Abate, ma il finale è triste e solitario. La famiglia Berlusconi e Galliani potranno guardare il bicchiere mezzo pieno: avranno 4 mesi per ricostruire la squadra con calma. Ma anche senza più ambizioni. di Claudio Brigliadori

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