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Europeista, "montiana", giornalista Rai: la Gabanelli è l'ultima burla del Movimento 5 Stelle

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Giulio Bucchi
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  di Mattias Mainiero Dalle Quirinarie di un comico non poteva che uscire una barzelletta: Milena Gabanelli candidato presidente della Repubblica. Barzelletta di riserva: al secondo posto è arrivato Gino Strada (terzo Stefano Rodotà). Chissà, forse il popolo grillino crede di poter trasformare il Quirinale in un ospedale di guerra. Sala operatoria e posti letto riservati agli avversari di Beppe Grillo, ovviamente. Scherzi a parte e con tutto il rispetto per la giornalista: che c'entra la Gabanelli con Cinquestelle? Assolutamente nulla, al di là del fatto che è la prescelta. Promemoria per i grillini smemorati: il fondatore e padre-padrone del movimento ritiene disdicevole parlare con i giornalisti (quelli italiani). Citiamo dal blog del politico-comico: «La maggior parte degli italiani è informata da sette televisioni e tre giornali. Rai1, Rai2 e Rai3 sono occupate dai partiti, Canale 5, Italia 1 e Retequattro sono di proprietà di Berlusconi, a capo di un partito, La7 appartiene a Telecom Italia. La Repubblica è di De Benedetti, tessera numero uno del Pdmenoelle, La Stampa è della famiglia Agnelli, gli azionisti di riferimento del Corriere della Sera sono le banche e Confindustria. Siamo manipolati dai partiti, dalle banche e dalle industrie che, attraverso i media, stravolgono la realtà». Leggi l'articolo integrale di Mattias Mainiero su Libero in edicola oggi, mercoledì 17 aprile    

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