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Medici, truffa da 500 milioni: indagato presidente Enpam

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Roma, concorso in truffa aggravata per investimenti in derivati: indagato Parodi vertice dell'Ente previdenziale

Giulio Bucchi
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Concorso in truffa aggravata per presunti danni patrimoniali all'Ente: con questa accusa è indagato Eolo Parodi, presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici, assieme ad altre tre persone. Sotto accusa alcuni investimenti mobiliari in strumenti finanziari derivati effettuati dal presidente dell'Enpam con un danno per i titoli in perdita di quasi 500 milioni di euro, almeno per il 2009. La presunta truffa - Almeno 150 militari del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno effettuato in giornata 47 perquisizioni presso abitazioni, uffici, studi professionali e di consulenza e sedi dell'Ente, anche in relazione a un altro fascicolo di indagine, sempre aperto per truffa ma a carico di ignoti, relativo ad alcune compravendite immobiliari, ritenute da chi indaga sospette e anomale. Tra gli indagati, oltre a Parodi, ci sono anche il professor Maurizio Dallocchio, per tanti anni consigliere esperto dell'Ente, l'ex direttore generale Leonardo Zongoli con delega alle attività finanziarie fino al 2005 e poi consulente fino al 2007 e Roberto Roseti, responsabile della gestione dei servizi finanziari. L'ipotesi della procura della capitale, attivatasi dopo la denuncia presentata lo scorso anno da alcuni consiglieri dell'Enpam, è che i quattro indagati, "con artifici e raggiri consistiti nell'omettere di segnalare ai componenti del Cda della Fondazione Enpam caratteristiche relative alle note strutturate acquistate (i cosiddetti derivati, ndr) e, anzi, assicurando loro il rispetto dei criteri di investimento stabiliti dal Cda in ossequio a quanto stabilito dallo Statuto dell'Ente e alle prescrizioni impartite dagli organi di vigilanza e controllo", avrebbero indotto in errore "gli stessi membri che decidevano l'acquisto di detti titoli, le successive ristrutturazioni dei medesimi, nonchè il pagamento di onerose commissioni a consulenti e intermediari finanziari, procurando così a terzi un ingiusto profitto consistito nel versamento da parte dell'Ente di somme di denaro dovute a titolo di acquisto dei titoli, loro seguente ristrutturazione nonchè a corrispettivo delle commissioni accordate". L'altro filone - Nel filone ancora a carico di ignoti, invece, la procura ritiene che l'Enpam abbia speso male i suoi soldi procedendo all'acquisto di alcuni immobili pagati più del loro valore di mercato, attraverso un fondo immobiliare chiuso denominato Ippocrate, gestito dalla società di gestione del risparmio First Atlantic Real Estate oggi incorporata in Idea Fimit spa, e procurando così alla parte venditrice una ingente plusvalenza e all'Ente un danno di rilevante entità. All'attenzione degli investigatori delle Fiamme Gialle figurano, in particolare, tre operazioni di acquisto: quello di Palazzo Rinascente, in piazza Duomo a Milano, venduto nel marzo del 2011 da Prelios spa a First Atlantic Real Estate al prezzo di 472 milioni di euro, con una plusvalenza del 29,85% rispetto al precedente acquisto del giugno 2007 pari a 108 milioni; quello di un immobile a Roma, in via del Serafico, venduto nel marzo 2009 da Belgravia Invest spa a First Atlantic Real Estate a 58 milioni con una plusvalenza del 100% rispetto al precedente acquisto del 30 dicembre 2008 per 29 milioni; e quello di un secondo immobile in via del Serafico venduto nel febbraio 2010 da Coedimo srl, sempre alla First Atlantic, per 59 milioni con una plusvalenza del 62,61% rispetto a una precedente compravendita del 15 dicembre 2009 pari a quasi 23 milioni di euro. Stando alla Finanza, le società Belgravia e Coedimo sono legate "in maniera organica" al cosiddetto Gruppo Pulcini, che fa capo all'imprenditore Antonio Pulcini, a sua volta oggetto di perquisizione.

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