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Addio a Ciro Paone, l'uomo Kiton che ha esportato la sartoria napoletana nel mondo

La moda maschile

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero, dove si occupa di attualità, costume, moda e animali. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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È morto a Napoli Ciro Paone, patron di Kiton, tra le aziende di moda maschile più famose al mondo. Paone «si è serenamente spento nella sua casa di Napoli all’età di 88 anni». Ad annunciarlo le figlie e i nipoti, «immersi in un immenso dolore». Napoletano, Paone aveva fondato Kiton ad Arzano nel 1968.  Un uomo, un padre, un visionario, un genio, un mitò.  «Le maestranze dei 7 opifici Kiton sparsi in tutta l’Italia sono rimasti attoniti e hanno già raggiunto il capezzale di un uomo che per tutti rappresentava più di un imprenditore. Da sempre accoglieva i dipendenti con passione stimolandone la grinta e la voglia di lavorare sempre con il massimo della cura e dell’amore», si legge in una nota del gruppo. Visionario, instancabile, il motto con il quale Paone ha guidato la sua azienda è stato ’Il meglio del meglio più unò. La sua capacità di essere visionario lo ha portato sin dagli anni ’60 ad intuire che ci sarebbe sempre stato un piccolo esercito di ’filosofi dell’eleganza assolutà. Con Kiton, il cui nome deriva da ’chitonè, la tunica cerimoniale che gli antichi Greci indossavano per pregare gli Dei dell’Olimpo, Ciro Paone ha costruito quello che oggi l’azienda rappresenta nel mondo impiegando oltre 750 persone e con più di 50 monomarca. L’azienda, oggi guidata dl ceo Antonio De Matteis, ricorda Paone come «un uomo di grandi visioni» che «ha sempre creduto e contribuito alla crescita del brand anche nei momenti più difficili». Nel 1999 l’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi nominò Paone Cavaliere del Lavoro. «L’attitudine da padre di famiglia è stato il perno intorno al quale ha costruito tutto, tanto che era considerato come tale dai dipendenti ai quali è sempre stato vicino come se facessero parte del suo nucleo familiare e supportandoli personalmente nei loro momenti difficili. Un uomo, un padre, un visionario, un genio, un mito» rimarca ancora il gruppo.

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