
Etro rompe gli schemi e ingigantisce il paisley
Fashion Week a Milano

È una collezione avvolgente e protettiva quella di Etro che non sorvola sul periodo difficile (post-pandemia) che stiamo vivendo. Anzi, Veronica Etro sempre attenta ai comportamenti sociali invita a mettersi in gioco, a rompere lo schema, a uscire allo scoperto per affrontare la realtà, mantenendo spirito e consapevolezza. E lo fa seguendo l’istinto del suo linguaggio schietto e sofisticato fatto di disegni e segni messi insieme. Lo fa con i suoi abiti manifesto consapevole di tendenze percepite sempre in anticipo. La sua sfilata ETRO REMIX è un medley di texture, di paisley giganti fino a diventare quasi illeggibili. Le tessiture degli arazzi sono tradotte in monocromie brillanti, gli arlecchini aumentati e trasformati in patch, le pellicce sono geometriche e rigorosamente in lana.
Una collezione fatta di silhouette verticali, portate con stivali rasoterra in crosta unita o nella versione stampata. Cappotti e giacche avvolgenti, sembrano sottratti al guardaroba maschile. Sui blazer, i rever sono tagliati via. Mentre gli abiti in maglia donano una confortevole immediatezza tra tocchi di velluto e bagliori metallici. I colori? Avorio, cioccolato, khaki e arancio sono contrastati da punte brillanti di argento, pavone e bordeaux per la sera. A cinture intrecciate, gioielli martellati e bisacce si aggiungono secchielli micro e macro, tracolle piatte con frange annodate a mano. Le stampe, invece, si ispirano alla natura e alla libertà; i paisley si trasformano per diventare ramage, piccoli motivi botanici si ripetono all’infinito mentre arazzi immersi nel giallo evocano macro paesaggi.
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