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Tom Ford si ritira. L'addio con una sfilata su Instagram

La collezione per il prossimo autunno-inverno

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero, dove si occupa di attualità, costume, moda e animali. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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Mentre Renzo Rosso, fondatore di Diesel, fa lezione di etica con «attenzione alla tecnologia, alla sostenibilità e cura del sociale», agli studenti della Luiss di Roma, riprendendo Steve Jobs, quando dice «abbiate fame», Tom Ford si ritira dalle scene. Un abbandono annunciato, in qualche modo, lo scorso autunno con la vendita del brand Tom Ford al gruppo Estée Lauder (un affare da 2,8 miliardi di dollari). Ma ora l’addio sembra davvero ufficiale per lo stilista texano, che con gli occhiali a mascherina ha cambiato i codici della moda degli ultimi 30 anni. 
E saluta i fan lanciando su Instagram la sua ultima collezione. Ed ccola: una campagna fotografata da Steven Klein,  con modelle come Joan Smalls, Karen Elson, Karlie Kloss e Amber Valletta, che hanno lavorato con lui dal debutto dell’etichetta nel 2010, che posano in cubi di cristallo mentre lo stilista, vestito in abito scuro, camicia bianca e occhiali da sole, passa in rassegna, ripreso di spalle .  Pensata per l’autunno-inverno 2023 la collezione rivisita alcuni dei capi iconici disegnati da Ford negli ultimi 13 anni: l’abito da sera bianco che Gwineth Paltrow indossò agli Oscar 2012, il corpetto-corazza rosa shocking con cui Zendaya fece furore nel 2020 ai Critics Choice Awards. Lo smoking, il leopardo mixato al jeans, il “little black dress” di pizzo e velluto. Frange, serpente. «È stata una mini-retrospettiva del lavoro di Ford per Tom Ford ma anche per Ysl e per Gucci», ha scritto il giornale specializzato W mentre il New York Times si chiede se è davvero un addio alla moda. 
In uno dei tre video girati da Klein, le modelle sono vestite di nero, letteralmente e metaforicamente in lutto per il designer. Amber si butta a terra e piange, Karen canta un’aria d’opera: un artificio teatrale che evoca alcuni celebri “compianti sul Cristo morto” dell’arte italiana del Rinascimento a firma di uno stilista che anni fa si è imbarcato in una seconda carriera da regista filmando opere come A Single Man  nel 2009 e Animali Notturni el 2016, entrambi premiati a Venezia.
La presentazione a sorpresa e sottotono della collezione “finale” Tom Ford Archive è agli antipodi di quella con cui nel 2004 lo stilista texano disse addio a Gucci: davanti a un parterre gremito con gli spettatori in lacrime e una pioggia di petali di rosa che cadevano dal soffitto mentre Ford si inchinava a salutare.

In sintesi: animalier, glitter, oro e rosso, tailleur e mini dress,  audaci vestiti da party e creazioni da red carpet, ma c'è anche la sobrietà del nero, del pizzo e del velluto nei look più seriosi.  Tom Ford sceglie di raccontarsi così nell'ultima collezione (?), dove fa da regista dietro alle top model, in una “gabbia” di vetro e luci al neon.
 

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