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Vincenzo De Luca, se manda al diavolo la giornata omosex nelle scuole (e i suoi stessi colleghi)

Il solito istrione gela i compagni ("Sono anime morte"), strapazza il suo segretario e prende a sberle i militanti Lgtb. Pd in ambasce. Ogni suo intervento è la bomba sotto il tavolo di Hitchcock pronta a scoppiare...e

Francesco Specchia
Francesco Specchia

Francesco Specchia, fiorentino di nascita, veronese d'adozione, ha una laurea in legge, una specializzazione in comunicazioni di massa e una antropologia criminale (ma non gli sono servite a nulla); a Libero si occupa prevalentemente di politica, tv e mass media. Si vanta di aver lavorato, tra gli altri, per Indro Montanelli alla Voce e per Albino Longhi all'Arena di Verona. Collabora con il TgCom e Radio Monte Carlo, ha scritto e condotto programmi televisivi, tra cui i talk show politici "Iceberg", "Alias" con Franco Debenedetti e "Versus", primo esperimento di talk show interattivo con i social network. Vive una perenne e macerante schizofrenia: ha lavorato per la satira e scritto vari saggi tra cui "Diario inedito del Grande Fratello" (Gremese) e "Gli Inaffondabili" (Marsilio), "Giulio Andreotti-Parola di Giulio" (Aliberti), ed è direttore della collana Mediamursia. Tifa Fiorentina, e non è mai riuscito ad entrare in una lobby, che fosse una...

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Vincenzo De Luca alla Festa dell'Unità Foto: Vincenzo De Luca alla Festa dell'Unità
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Vincenzo De Luca che s’intrufola alla Festa dell’Unità di Bologna, è la bomba sotto il tavolo di Hitchcock: sai che c’è ma non sai mai quando esploderà. De Luca col lessico al tungsteno di Craxi, l’irruenza di Bud Spencer, le battute di Totò, racchiuse in un corpo da vecchio professore di greco ha fatto esplodere la bomba in faccia al Pd.

Ne dà notizia la mitica LiraTv organo informativo in streaming dello stesso De Luca, e tutti i tg italiani (Tg5 gli ha dedicato più tempo di parola). Intervistato pubblicamente da Lucia Annunziata sulle sue ambizioni politiche nazionali, Vincenzo il nostro governatore preferito ha massacrato con la solita spontaneità i Dem. Il suo stesso partito. “Bisogna chiarire molte cose rispetto all’attuale Pd, sono fortemente critico” ha detto il governatore della Campania “in tre anni si è mosso il 30-35% degli elettori italiani, il Pd non ne ha intercettato uno. Questo perché la capacità di attrazione del Pd oggi è pari a zero, questa è la verità amara”. Gelo tra il pubblico. De Luca è solo all’inizio. “Dal punto di vista del programma il Pd oggi è il partito di che cosa? Quali sono le proposte di fondo del partito? Io non so cosa rispondere. Ma pensiamo di poter parlare a un fronte sociale maggioritario con le cose che abbiamo o non abbiamo detto?”. Ancora livido spaesamento tra gli astanti, qualcuno pensa di essere capitato per sbaglio alla Festa della Lega. De Luca è un vulcano in eruzione semantica; i lapilli schizzano sugli amabili resti del Pd. Sui dirigenti del partito cita vezzosamente Gogol: “Noi siamo narcotizzati, quando sento parlare tanti dirigenti nazionali io dopo 30 secondi devo cambiare canale. Non ce la faccio più. Ti viene veramente l’angoscia, sono anime morte”. Anime morte sottoposte al suo elettrochoc. I suoi interlocutori gli rispolverano il ddl Zan, convinti di trovare un sostegno sul provvedimento-bandiera del movimento Lgtb. Altro giro, altro regalo di De Luca: “Io il Ddl Zan così com'è non lo avrei votato perché si deve correggere almeno la parte che riguarda le scuole: ma davvero pensate che alle elementari facciamo la giornata di riflessione sull'omotransfobia? Ma andate al diavolo”. E io, in effetti, penso ai miei figli i quali, stimolati dalle maestre, s’interrogano sul vero significato della sessualità del Querelle de Brest di Fassbinder, dei film froci di Ozpetek e delle avventure di Vladimir Luxuria al Mucca assassina. Mi immagino i piccoli che pensano alla senatrice Cirinnà sul carri del Gay Pride. E pure alla cameriera della senatrice Cirinnà. De Luca sta inchiodando alla croce della realtà il Nazareno e nessuno fa nulla.

Sul volto dell’Annunziata s’increspa un sorriso; dalle prime file si incrociano gli sguardi; qualcuno, col terrore negli occhi, cerca il numero di Enrico Letta. Ma De Luca è ancora lì, bello in palla con la sua mazza da baseball: “Certo che dobbiamo difendere i diritti, ma non è immaginabile che su questioni che hanno contenuti morali che fanno al di là della politica noi ideologizziamo i problemi” premette. Per tirare una sberla a tutti i chiassosi atei di partito quando il Vaticano espresse preoccupazione per il ddl Zan: “Noi abbiamo sbagliato a rispondere in quel modo al cardinale Pietro Parolin. È una personalità rilevante del mondo cattolico, dove c'è uno scontro in atto tra forze conservatrici e progressiste. Noi gli abbiamo risposto in termini volgari e politicamente insopportabili. I Patti lateranensi, ma stiamo scherzando, potrà il segretario di Stato del Vaticano esprimere la sua opinione?". E, oggettivamente nessuno può dargli torto. Anche se molti dei vecchi comunistoni assisi in platea ricercano via d’uscita, ma  sono frenati dell’espressione incazzosa di De Luca, appunto, con la mazza da baseball. De Luca ne ha per tutti: per il generale Figliuolo parlando della carenza di vaccini in Campania (“Non mi piacciono quelli che vanno in tuta mimetica e anfibi a distribuire vaccini, quelli vanno bene in Afghanistan”); per il solito Luigi De Magistris che non cita mai (“Nel sud abbiamo tante realtà importanti ma abbiamo anche tanti cialtroni che hanno tolto dignità al Sud. Il comune di Napoli ha accumulato in 10 anni 4 miliardi di debiti, io non difendo la cialtroneria politica e non difendo quegli amministratori che fanno solo lamentela, chiedono soldi a Roma e non fanno un accidenti di niente”); per la scuola che deve vaccinare anche i ragazzi; per i suoi concittadini vaccinati in 7 milioni ma è ancora poco, se non fa la mazza da baseball di torna al “lanciafiamme” tanto esaltato via social da Naomi Campell.

De Luca stritola il Pd e nessuno esala un lamento. L'unico membro dei dem che reagisce è un minore: Roberta Li Calzi consigliera comunale Pd e presidente Commissione Pari Opportunità: "De Luca pensi a governare la sua regione". Seee... Il governtore non se ne cura, impegnato com'è ad innescare la prossima bomba... 

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