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"Lettere da Berlino", alto tasso emozionale e suspense degna di James Bond

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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LETTERE DA BERLINO
Sky cinema drama, canale 308, ore 21. Con Emma Thompson, Brian Gleeson e Daniel Bruhl. Regia di Vincent Perez. Produzione Gran Bretagna 2016. Durata: 1 ora e 43

LA TRAMA
1940. Primi mesi di guerra. La Germania è in euforia per la serie di vittorie nella Guerra Lampo. Ma due coniugi berlinesi non esultano. Il loro unico figlio è caduto in Francia. Una morte che i genitori giudicano stupida e inutile. Il padre reagisce spargendo per Berlino una serie  di bigliettini dove si denunciano le menzogne della propaganda. L'uomo, aiutato dalla moglie, è molto bravo a spargere e scomparire. Al punto che la polizia decide di  mandare sulle sue tracce un investigatore  bravo e ostinato. La caccia dura  mesi, ma alla fine i coniugi "sovversivi"  sono identificati, torturati e uccisi.

PERCHÈ VEDERLO
Perché la vicenda è ad alto tasso emozionale e il regista la sostiene con una suspense degna di un film di James Bond (anzi maggiore perchè Bond è invenzione qui la storia  è vera, sai che è destinata a finire, e speri magari che non finisca così). Gleeson e Emma Thompson impegnati in personaggi diversissimi dai loro soliti sono eccezionali.

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