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"Space Cowboys", un Clint Eastwood sciolto e divertente (ma non da capolavoro)

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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SPACE COWBOYS
Premium cinema 2, ore 21.15. Con Clint Eastwood, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland. Regia di Clint Eastwood. Produzione USA 2000. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Nel 2000 Clint Eastwood  aveva già 70 anni, ma si divertì  parecchio a fare il "cadetto dello spazio" (perchè no? In fondo anche l'astronauta più famoso John Glenn era andato in orbita a 77). Clint fa un navigatore dello spazio che da giovanotto  fu incluso in un programma  che doveva portarlo sulla Luna. Poi non ce lo mandarono  e da allora alla Nasa se lo sono scordati. Lo ripescano perchè inopinatamente  s'è verificata  una circostanza che può  solo essere  risolta dai vecchi ragazzi degli anni 60. Un satellite mandato in orbita  allora  è uscito dall'orbita e minaccia  di sbattere contro la Terra. Urge  l'esperienza di qualcuno che si ricordi ancora come si manovrano quei cosi. Eastwood accetta  il reincarico a condizione  che sia richiamato in servizio il suo vecchio team (Tommy Lee Jones, Donald  Sutherland , James Garner). I compari accorrono. Sono ancora tutti vivi (anche se Jones ha una malattia terminale),

PERCHÈ VEDERLO
Perché anche se non è inseribile  tra i capolavori di Eastwood è comunque  uno spettacolo sciolto e divertente: Perfettamente scandito tra una prima parte quasi di commedia (con una confortante immagine della vecchiaia efficiente)  e una seconda virata decisamente sul drammatico (quasi tragedia nel finale).

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