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"Il papà di Giovanna", tra le cose migliori del Pupi Avati del nuovo secolo

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL PAPÀ DI GIOVANNA
Sky Cinema 2, ore 19.25. Con Silvio Orlando, Francesca Neri e Ezio Greggio. Regia di Pupi Avati. Produzione Italia 2008. Durata: 1 ora e 45 minuti

LA TRAMA
A Bologna negli anni 30 Giovanna è una inquieta adolescente, figlia di un professore di liceo attaccatisimo  a lei. Giovanna, innamorata di un compagno, ha un raptus quando lui si mette con un'altra e uccide la rivale. Al processo le riconoscono l'infermità mentale. Giovanna va in manicomio a Reggio Emilia. Tutti l'abbandonano tranne il padre che va a trovarla tutti i giorni (la madre non trova il coraggio). Arriva la guerra e poi la pace. Giovanna  esce dalla casa di cura. E il padre è lì che l'aspetta.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è tra le cose migliori dell'Avati nel nuovo secolo. Silvio Orlando è al massimo della bravura e riesce nell'improba impresa di rendere credibile il personaggio  in ogni momento. Avati dice di essersi ispirato alla tragedia di Novi Ligure.

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