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"The Manchurian Candidate": intrigo a Washington

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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THE MANCHURIAN  CANDIDATE Sky suspense  ore  21 Con Denzel Washington, Meryl Streep e Liev Schreiber. Regia di Jonathan Demme. Produzione   USA 2004. Durata:  2 ore e  9 minuti.

LA TRAMA Il figlio  di una grande  famiglia  di  Washington torna dalla guerra e dalla prigionia  carico  di  gloria e  di benemerenze  e si appresta  a  correre  per la presidenza USA. Ma  il  suo capitano che  fu prigioniero con  lui  sospetta  che  faccia parte di un   complotto eversivo. Ha  ragione. Le benemerenze  sono immeritate. Al giovane in carcere lavarono il cervello.  Ora è un assassino  che  pilotato dalla malefica genitrice  elimina  tutti  quelli che si  frappongono tra lui e  la Casa Bianca. Il capitano manda  all'aria il  complotto uccidendo lui e la mamma.

PERCHE' VEDERLO  perchè  Demme regista  di trame  inquietanti, riesce a  raccontare  una vera  discesa agli inferi da dove non  è possibile il ritorno (nemmeno  per l'eroe della situazione, il capitano). Meryl Streep, a volte leziosa  quando fa le brave ragazze, è qui una dark lady  di stupefacente impatto.

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