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F1, le pagelle del Gp Arabia: Leclerc e Verstappen cazzotti puliti. Hamilton? Non voleva correre...

Leonardo Filomeno
Leonardo Filomeno

La collaborazione con Libero dal 2010. Ritratti ed interviste diventano presto la sua specializzazione, tra ritmi in 4/4 e immaginario popolare. La passione per rombi e motori risale ai tempi di Barrichello & Schumi. Nel 2019 stila la sua prima Pagella durante il GP di Austin. Diventeranno tante. A questo blog il compito di raccoglierle tutte.

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Verstappen vs Leclerc - Saranno cazzotti. Ma puliti. Tra bolidi formidabili, separati da millesimi.  Tra fuoriclasse che generano emozioni. D’accordo, Leclerc ‘pesta’ le linee bianche e il destino fatto Virtual Safety una volta tanto sorride all’olandese, col DRS pronto a volare per l’azzannata finale che lo fa vincere. Ma non ci sono l’esasperazione, il pericolo, e la lotta sporca e nervosa del 2021 con Hamilton. Solo sorpassi e rispetto. E' un match chirurgico, maturo. Un regalo. 10 a pari merito

Che lotte nel groppone centrale! Ocon alza la cresta e le busca addirittura da Bottas, che almeno dà segni di vita. Magnussen, redivivo e sulla strada del riscatto, supera addirittura Hamilton con una Haas (grazie al cambio di regolamento) di nuovo in grande spolvero. Alonso è un torero scatenato. Certo, darsele ogni volta di santa ragione col compagno di squadra non è il massimo della vita. Però, se guardiamo a parti invertite la storia, un po’ di rispetto nei confronti del capitano iridato sarebbe cosa buona e giusta. Senz'altro Ocon & Fernando non fanno il gioco della discreta Alpine. E il motore dello spagnolo alla fine va ko. Punti solo per l’altro rosa. 5 e mezzo a tutta la squadra.

Flop senza fine per Mercedes e motorizzate - Aston no, Williams no, McLaren chi lo sa. 3 alle prime due, 5 alla alla MCL36, migliore rispetto alla settimana precedente. Norris, da 5, finalmente a punti e meglio di sua maestà Lewis Hamilton, da 4 e mezzo, il cui weekend è semplicemente catastrofico. Non passa in Q2, rimonta in gara, un pit eterno e tardivo vanifica tutto. Decimo, dai soporiferi fasti anni luce lontano, con un punto mestissimo a Stroll strappato: così è troppo! Per un pluri iridato che ha collezionato ogni record. Per chi ha scritto la storia del turbo ibrido. Sufficiente Russel: chiude in quinta e supera le Alpine ma anche a lui Norris dà una sberla. Insomma, prima questo benedetto porpoising, poi l’ammissione del boss Mercedes: “Ci sono parti della macchina che non riusciamo a capire, che non siamo stati in grado di far funzionare". E non uscimmo più a rivedere le stelle...

Fia, Gedda e la Russia: due pesi due misure? - Una lancia a favore di Alonso ed Hamilton che avrebbero preferito non correre. Non c’entrano i muri e il circuito spericolato. Ma il fatto che siamo in un paese in cui i missili piovono come coriandoli e le donne non si rispettano. Mentre Mazepin e il GP russo sono stati spazzati via in un millesimo di secondo. Coerenza... sotto lo zerbino. 0. 

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