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Nuovo lockdown, stesse regole per i genitori separati

Marzia Coppola
Marzia Coppola

Avvocato matrimonialista, educata alla resilienza e alla libertà. Laureata in Italia e in Francia, ho continuato gli studi per diventare anche avvocato della Sacra Rota. Lavoro con l'Avv. Annamaria Bernardini de Pace e mi occupo di diritto di famiglia a 360 gradi (e più!). Convinta che anche dalla relazione peggiore si possa imparare qualcosa.

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Questo lockdown (forse) ci ha colti più preparati. Sicuramente scontenti, ma un po’ più ferrati.  Tuttavia, i problemi e le discussioni da gestire in famiglia, quando mamma e papà sono separati, tornano a essere gli stessi e si presentano con puntualità e prorompenza.  Facciamo, dunque, chiarezza su diritti e i doveri dei genitori – in particolare con riferimento alle visite – in questi giorni difficili. 
La regola generale, indicata nel sito ufficiale del Governo, resta la stessa: gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni dall’altro genitore (oppure per riaccompagnarli) sono consentiti. Anche tra Comuni di aree differenti. Quindi, per esempio, il papà che non vive con i figli e che li vede tre volte a settimana, sarà assolutamente legittimato a spostarsi – quelle tre volte a settimana – per raggiungere i minori e poi, eventualmente, per riaccompagnarli presso l’abitazione materna.

Mamma e papà, tuttavia, dovranno avere l’accortezza di scegliere il tragitto più breve, sempre e comunque rispettando le prescrizioni generali imposte dallo Stato (per esempio la quarantena quando richiesta). 
Questi spostamenti dovranno avvenire nei tempi previsti dal provvedimento di separazione o di divorzio o, comunque, secondo quanto accordato tra la mamma e il papà. 
Quanto ai nonni, argomento che ha diviso favorevoli e contrari nel corso del primo lockdown, il nuovo DPCM dispone la possibilità dei genitori di spostarsi per permettere ai nipotini di incontrare gli ascendenti. Quindi, mamma e papà potranno viaggiare per accompagnare i bambini dai nonni o per andarli a prendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro. Questa soluzione, tuttavia, letta e applicata con il giusto buon senso, è fortemente sconsigliata.

È noto, infatti, che gli anziani sono la categoria più esposta alla possibilità di contagio del virus ed è, quindi, giusto e intelligente proteggerli. Ecco perché se mamma e papà lavorano da casa o, comunque, hanno la possibilità di prendersi cura dei minori in altro modo durante la loro giornata, dovranno evitare di fare affidamento (per questo periodo) sui nonni. 
In punto economico, resta ferma la regola per la quale i genitori devono continuare a provvedere al mantenimento dei figli nella misura imposta dal tribunale oppure concordata tra le parti. Non è possibile, infatti, sebbene sia un momento di difficoltà economica, ridurre arbitrariamente l’assegno di mantenimento che un genitore versa all’altro per contribuire ai costi dei bambini. Sarà solo il giudice a poter disporre quando e in che misura la riduzione debba avvenire. Salva, naturalmente, l’ipotesi di specifico accordo in tal senso tra mamma e papà. 
Queste le regole generali, valide per tutti. E’ ovvio, poi, che altre regole possono inventarle concordemente proprio i genitori. 

Avv. Marzia Coppola
[email protected] 
Studio legale Bernardini de Pace

 

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