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Nel cuore del Mar Rosso il capolavoro di Norman Foster 
martedì 9 dicembre 2025

Nel cuore del Mar Rosso il capolavoro di Norman Foster 

8' di lettura

Tra le dune dorate del deserto dell’Arabia Saudita, dove il silenzio si mescola al vento e i profili delle montagne di Hijaz emergono all’orizzonte come antiche sagome scolpite nel tempo, sorge un’oasi di lusso senza precedenti: Six Senses Southern Dunes, The Red Sea. Questo resort non è solo un luogo per i viaggiatori più esigenti, ma un racconto vivente che unisce storia, sostenibilità e benessere.

Immaginate un tempo in cui carovani di mercanti attraversavano queste stesse terre, trasportando incenso, seta e spezie lungo l’antica rotta nabatea. Oggi, Six Senses Southern Dunes rende omaggio a quel passaggio storico: l’architettura è ispirata alla tradizione nabatea, con forme fluide che ricordano le dune e materiali locali scelti per rispettare l’equilibrio fragile del paesaggio. 

Il progetto è firmato dallo studio britannico Foster + Partners, che ha saputo fondere eleganza eco-compatibile e design radicato nel territorio. Le strutture sono state concepite per “toccare” il terreno il meno possibile, minimizzando così l’impatto sull’ecosistema desertico. 

Nel cuore del resort si trova l’“Oasis”, una struttura centrale a forma di fiore desertico, con una copertura auto-ombreggiante che unisce natura e architettura. Qui si concentrano reception, lounge, boutique, spazi per eventi, una sala preghiera e un laboratorio culturale chiamato Earth Lab, che invita gli ospiti a scoprire le tradizioni locali con workshop su artigianato, musica, danza, tessitura sadu e pittura. 

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Il resort propone 36 camere e 40 ville con piscina privata, distribuite strategicamente per offrire viste mozzafiato sulle dune e sui wadi.  Le ville, da una a quattro camere da letto, sono ispirate alle dune sabbiose: i tetti ondulati a doppio strato richiamano i profili del deserto, mentre gli interni riflettono i toni e le texture della tradizione beduina, con arredi che richiamano i disegni tribali.  Ogni villa ha una terrazza esterna privata, progettata per favorire il silenzio e l’intimità, con panorama infinito sulle dune dorate. 

Gli ospiti sono invitati a vivere un’avventura autentica tra le meraviglie naturali e culturali dell’Arabia Saudita. Le attività spaziano dalle escursioni in 4x4 sui crinali delle dune, al trekking tra i wadi montani, fino a momenti di contemplazione sotto cieli stellati.  La vicinanza al villaggio di Umluj, sulle coste del Mar Rosso, offre un accesso privilegiato a paesaggi costieri, barriere coralline, snorkeling e immersioni. 

Per chi ama l’esperienza culturale, il resort organizza laboratori nel villaggio artigiano: gli ospiti possono imparare a tessere, lavorare con la sabbia, partecipare a momenti musicali o condividere storie sotto le stelle. 

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La cucina al Six Senses Southern Dunes abbraccia la filosofia “Eat With Six Senses”: ingredienti locali, salute e sostenibilità diventano protagonisti con eccellenti opzioni gastronomiche. Ogni alimento è infatti prodotto localmente, dalle bevande al cibo, e questo è uno dei punti di forza unici del resort. 

In un ambiente che accoglie la luce naturale da ogni angolazione e richiama, nei toni sabbiosi degli arredi, l’eleganza discreta del paesaggio circostante, Bariya rappresenta il cuore dell’esperienza culinaria di Six Senses. Gli interni e gli spazi all’aperto, ravvivati da tocchi di verde, creano un’atmosfera rilassante che accompagna ogni momento della giornata. Qui è possibile fare colazione, pranzo e cena. A colazione, gli ospiti possono scegliere tra una selezione raffinata di prodotti freddi, frutta fresca e specialità calde preparate direttamente alle postazioni live degli chef, oppure orientarsi sul menu à la carte. A pranzo, la proposta si apre alla cucina regionale e internazionale, arricchita da un ricco salad bar e da una scenografica esposizione di dessert. La sera, il menu si trasforma ogni giorno seguendo il concetto Eat With Six Senses, con buffet a tema di grande livello, piatti di cucina asiatica, locale o internazionale e chef che preparano al momento il meglio di piatti internazionali.

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Se Bariya è la porta principale verso il gusto, Merkaz Brew Bar ne rappresenta la sua interpretazione più contemporanea. Qui il menu è costruito attorno a tapas arabe completamente plant-based, esposte su un bancone che invita alla scoperta. La mattina, una scelta di paste e prodotti da forno introduce una colazione continentale leggera, mentre durante la giornata vengono serviti snack e piccole proposte ideali per una pausa informale. Protagonista è anche la carta delle bevande: caffè e tè sauditi, caldi e freddi, si affiancano a creazioni analcoliche studiate dal team del brew bar. La sera, la fantasia prende il sopravvento con menu tematici che spaziano dai sapori giapponesi ai formaggi fatti in casa.


Per chi predilige un’atmosfera informale e all’aperto, il Pool Bar propone a pranzo ceviche freschissimi e insalate croccanti. Al calare del sole, la scena è affidata al barbecue a carbone: pesce locale, spiedini di frutti di mare, burger e tagli di carne selezionata vengono grigliati davanti agli ospiti, mentre il forno a legna continua a sfornare pizze fragranti.

A completare il percorso gastronomico, Al Sarab che, in un ambiente di grande classe e atmosfera, offre una proposta fine dining dedicata alla cucina araba in tutte le sue sfumature. Il menu à la carte rende omaggio ai sapori della regione, mentre il bar propone tapas e una ricca selezione di cocktail analcolici preparati da bartender esperti, veri protagonisti della serata.

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La creatività continua nella Cooking School, un ambiente pensato per vivere la cucina in maniera attiva e divertente. Le lezioni, diverse ogni giorno, guidano gli ospiti alla scoperta della gastronomia regionale saudita o di ricette specifiche, dal dim sum alle nuove alternative plant-based. Al termine del corso, ciò che viene preparato diventa il proprio pranzo, trasformando l’apprendimento in un’esperienza completa. Un’attenzione speciale è rivolta ai più giovani, coinvolti in attività amate come la preparazione di pizze o biscotti al cioccolato, parte del programma Grow With Six Senses. La scuola può inoltre trasformarsi in un esclusivo Chef’s Table, per una cena interattiva insieme al team culinario.

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La maestosa Six Senses Spa, estesa su ben 3.974 metri quadrati, si configura come un vero e proprio santuario del benessere nel cuore della destinazione The Red Sea, un omaggio all'intramontabile bellezza del paesaggio saudita, progettata sempre da Foster + Partners in armonia con le imponenti dune di Khuff: l'architettura trae ispirazione dalle sinuose forme del deserto e dalle cromatiche tranquille della sabbia, operando una magistrale fusione tra l'ambiente esterno e l'oasi interna. Il percorso di rigenerazione si snoda su due distinti livelli, ottimizzati per offrire esperienze complementari, dove ogni dettaglio, dagli arredi agli spazi, è concepito per allinearsi all'eredità Nabatea e al maestoso contesto desertico. Il piano superiore, interamente dedicato al movimento e all'energia, ospita una suite fitness e una palestra all'avanguardia, dotate di attrezzature di ultima generazione che invitano a un allenamento dinamico con la mente sgombra, grazie a panorami ineguagliabili e a perdifiato sul suggestivo orizzonte desertico. Il piano inferiore, invece, è il fulcro dei trattamenti e della purificazione, accogliendo le lussuose sale massaggi e una raffinata zona umida, caratterizzata da un sapiente gioco di contrasti termici essenziale per il clima caldo, che si manifesta in superfici acquatiche schermate e profonde vasche di acqua fredda, ideali per la tonificazione e il recupero. Tra gli highlight di questa offerta olistica spiccano l'esclusivo Holistic Anti-Aging Center, dedicato a percorsi di longevità avanzata, una gamma completa di trattamenti estetici e di bellezza per lei e per lui, una stanza sensoriale arricchita da una cupola di meditazione per il riequilibrio interiore, e le invitanti cabanas esterne che permettono sessioni di trattamento en plein air con annessa area relax, il tutto servito da un elegante pool bar. L'identità culturale è celebrata attraverso l'integrazione di influenze arabe nel rituale di benessere, in particolare con l'uso di note di franchincenso che onorano l'antica tradizione dell'incenso propria della regione, assicurando che l'ospite viva un'immersione non solo fisica ma anche spirituale nel ricco patrimonio saudita.


C’è anche l’Alchemy Bar, dove è possibile creare cosmetici naturali usando spezie e fragranze antiche, mentre nel piano superiore si trova un’area per yoga, aerial yoga, una palestra e un simulatore di spinning, il tutto con viste dorate sulle dune. 

Uno degli elementi più straordinari di questo resort è il suo impegno ambientale. Six Senses Southern Dunes mira a diventare il primo resort in Arabia Saudita con certificazione LEED Platinum, supportato da un proprio impianto solare per alimentare elettricità. 

Non solo: tutta l’acqua (ferma e frizzante) è imbottigliata sul posto, senza uso di plastica, e il resort promuove un approccio rigenerativo attraverso l’Earth Lab che coinvolge gli ospiti in laboratori educativi sulla conservazione. 

Raggiungere il Resort dal Red Sea International Airport con un trasferimento privato di 45 minuti è semplicissimo.
Dall'Italia il nuovo volo diretto da Milano Malpensa al Red Sea International Airport segna un passo storico nei collegamenti tra Europa e Arabia Saudita. A operarlo è beOnd, compagnia “premium leisure” che propone un’esperienza di viaggio di alto livello con sedili lie-flat e servizi gourmet. La rotta apre l’accesso alle destinazioni di lusso The Red Sea e AMAALA, fulcro della Vision 2030 saudita. Red Sea Global sottolinea l’importanza del collegamento per lo sviluppo turistico sostenibile dell’area. L’aeroporto, progettato per due milioni di passeggeri l’anno, diventa così il nuovo gateway verso il Mar Rosso.

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L’apertura del Six Senses Southern Dunes segna un passo simbolico per il Red Sea Project, con l’ambizioso piano di riqualificazione turistico di 28.000 km² sulla costa occidentale dell’Arabia Saudita.  Questo progetto punta a sviluppare un turismo rigenerativo, offrendo lusso sostenibile, esperienze locali autentiche e rispetto per l’ecosistema. Il resort riflette perfettamente la visione di un’Arabia Saudita che si apre al mondo, ma senza tradire la sua anima millenaria.

Six Senses Southern Dunes, è un racconto che prende vita tra sabbie antiche e cieli sterminati, un invito a rallentare, ascoltare e riconnettersi con la terra. Qui il lusso si misura in quiete, il benessere non è ostentazione ma rigenerazione, e la sostenibilità non è un optional, ma la cornice stessa di ogni esperienza. Chi varca il suo confine non vive soltanto una vacanza: esplora un pezzo di futuro, radicato nella storia, proiettato verso un domani più consapevole. Da novembre un nuovo volo diretto da Milano Malpensa all'Aereoporto Internazionale del Mar Rosso agevola il collegamento tra questi due Stati. Grazie infatti alla compagnia aerea beOnd come primo vettore europeo a collegare Malpensa al Red Sea International Airport sarà tutto più semplice raggiungere l'Arabia Saudita. Il nuovo volo, operativo due volte a settimana, ha già segnato un momento storico per il settore, diventando il primo collegamento diretto tra un aeroporto europeo e RSI, porta d’accesso alle destinazioni The Red Sea e AMAALA. “Siamo orgogliosi di essere la prima compagnia a collegare Milano direttamente alle destinazioni del Mar Rosso" afferma il CEO e Presidente di beOnd, Tero Taskila. "Questa rotta unisce tre destinazioni eccezionali: Milano, capitale globale del design e della cultura, e The Red Sea e AMAALA – due delle coste più incontaminate e geograficamente diversificate al mondo. Siamo entusiasti di offrire ai viaggiatori un modo nuovo e più elevato di vivere ciascuna di esse”.

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