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Questioni di donne

Il Ventennale di Salvamamme, il calcio contro la violenza, la Angeli in tribunale...

Brunella Bolloli
Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

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Federica Angeli, cronista, da anni è sotto scorta Foto: Federica Angeli, cronista, da anni è sotto scorta
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Notizie che fanno bene alle donne. Una giornalista, Federica Angeli, cronista di "nera" per il quotidiano La Repubblica, ha testimoniato in tribunale contro due esponenti del clan Spada di Ostia, la sua città. Avrebbe potuto stare zitta e continuare a scrivere i suoi articoli, Federica, magari anche chiudersi in casa e tirare giù le tapparelle senza ficcare il naso in quella sala da giochi dove il clan criminale del litorale di Roma faceva il bello e il cattivo tempo. Ha preferito scavare. Ambiziosa, ostinata, sicuramente non fifona, la collega, che nel frattempo è diventata madre di tre figli, ha deciso di rimanere a vivere vicino a chi ora la minaccia e a chi la obbliga a vivere una vita sotto scorta. Non sappiamo come andrà a finire questa storia, ma di sicuro ha fatto bene a credere nel suo lavoro e a continuare a battersi per smascherare un sistema malato. Per la cronaca: in tribunale ha avuto il sostegno anche del sindaco Raggi, mentre invece i grillini prima non erano mai stati molto teneri con lei. Forse perché la consideravano troppo vicina al Pd, o forse solo perché scrive per Rep. Di fronte al crimine non c'è colore politico che tenga.  A Roma c'è anche un'associazione che da vent'anni si batte per i più piccoli. Si chiama Salvamamme, ha sede in via Ramazzini nei locali della Croce Rossa, e in tutto questo tempo ha aiutato 10mila famiglie con 20mila bambini di oltre 100 nazionalità diverse. Ha distribuito beni, giocattoli, passeggini, carrozzine, pannolini e cibo a chi non aveva niente. La presidente si chiama Grazia Passeri e, di sicuro, non si può dire che sia una che si gira dall'altra parte. Per festeggiare Salvamamme, l'altro giorno, sono arrivate come testimonial anche le principesse Maria Chiara, Maria Carolina e Camilla di Borbone delle Due Sicilie, insieme a Barbara De Rossi. C'è stata pure la benedizione di monsignor Augusto Paolo Lojudice, Vescovo della Diocesi di Roma Sud e l'auspicio che questo aiuto verso le donne e i bambini prosegua ancora a lungo, grazie alla generosità dei romani.  Infine, l'avvocato Cristina Rossello, presidente dell'associazione Progetto Donne e Futuro, lo scorso 10 aprile a Milano, a Palazzo Mezzanotte, tempio della finanza, ha assegnato una "pupil", cioè una studentessa a Jill Morris, prima donna Ambasciatore del Regno Unito in Italia. Un modo per aiutare le professioniste del domani a farsi strada nel mondo del lavoro. Senza paura.  

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