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Cividini torna a vestire l'uomo con filati nobili

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero, dove si occupa di attualità, costume, moda e animali. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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Dopo 10 anni di sospensione per lasciare spazio alla donna, l'azienda bergamasca Cividini torna sul mercato con una collezione dedicata all'uomo. Una collezione che punta soprattutto sulla maglieria realizzata con gli stessi filati pregiati lavorati artigianalmente delle collezioni da donna. L'uomo Cividini preferisce il capo con la storia addosso al capo di stagione. I capi basici del guardaroba sono la giacca, la maglia, il caban, il giubbotto, il montgomery e le sneackers. Questi capi sono il canovaccio su cui il brand effettua lavorazioni speciali ad aerografo, pitture a mano, doppiature multi materiale. Alcuni capi sono realizzati dalle maestre magliaie che lavorano per l'azienda, su antiche macchine artigianali per andare incontro alla nuova coscienza di quel consumatore che ritiene che la qualità più grande che un capo possa avere è legata all'intervento manuale che la sua realizzazione richiede. E poi naturalmente stiamo parlando di filati nobili: cashmere, cashmere blend, merino superfine, soft lambswool cordonetti, high gauge cashmere. Piero e Miriam Cividini negli ultimi 10 anni avevano sospeso la linea uomo, avviata negli anni Novanta, per concentrarsi esclusivamente sulla internazionalizzazione della linea donna.

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