Cerca
Logo
Cerca
+

Hillary Clinton, il clamoroso sondaggio: cifre mai viste prima. Ora per Joe Biden si mette male

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

Biden sul filo di lana…..con Hillary! Joe, prima di preoccuparsi di Trump, deve guardarsi da un concorrente nel partito Democratico che non e' sceso ufficialmente in campo, ma che e' sempre piu' come se lo fosse. E a rinfocolare le voci di un bis del match tra Trump e l'ex First Lady e' il sondaggio Harvard Harris diffuso lunedi' 4 novembre. La domanda proposta al campione di elettori Democratici a fine ottobre era la seguente: “Supponiamo che pure Hillary Clinton, Michael Bloomberg e John Kerry decidessero di entrare nella corsa per la nomination. Chi appoggeresti come candidato alla presidenza?”. Joe Biden riceverebbe il 19% e rimarrebbe primo assoluto, come risulta nella media dei sondaggi RCP, ma con il 18% Hillary sarebbe sostanzialmente pari a lui, essendo l'1% di distacco ben dentro il margine di errore statistico. Elizabeth Warren sarebbe terza con il 13%, mentre Kerry (8%) e Bloomberg (6%) non rientrerebbero nella competizione con percentuali significative. Ad oggi, i sondaggi nazionali tra i candidati effettivamente scesi in campo dicono che il 33% dei DEM e' con Biden, il 18% con Bernie Sanders e il 15% con Warren. Cio' che emerge dal sondaggio di Harvard Harris e' dunque che, se la Clinton decidesse di partecipare alla tenzone, circa la meta' dei fans di Biden mollerebbe l'ex vicepresidente per sostenere Hillary. E' vero che la Clinton ha ripetutamente affermato, da mesi, che non intende correre. Intanto, pero', sta girando l'America con la figlia Chelsea per fare pubblicita' al loro libro scritto a quattro mani sulle “donne con gli attributi”. E nei dibattiti pubblici, l'ex First Lady non perde occasione di flirtare con la possibile rivincita. Alla Revolution Hall di Portland (Oregon), rispondendo dal palco alla domanda esplicita di chi conduceva la serata, Cheryl Strayer, sulle sue intenzioni per il 2020, Hillary ha detto: “Tutto quello  che conta e' vincere. Odio essere cosi' banale su questa questione, ma noi dobbiamo nominare … (colpetto di tosse)… il migliore…”. “Sei tu”, qualcuno ha urlato al volo dalla sala e lei ha sfoderato un bel sorriso e non ha respinto affatto l'idea. “Oh mio dio… Beh grazie… Sto vivendo la faccenda cosi' fortemente che, guardate, voglio dire qualche cosa di piu', perche' quello che sta succedendo ora con la inchiesta per l'impeachment non e' una scelta ma un obbligo prescritto dalla Costituzione”. La Clinton ha proseguito spiegando che “e' una grande sfida” correre una campagna presidenziale nel mezzo del caos politico a Washington, e poi ha sciorinato la propria esperienza in tale “ambiente politico veramente complicato”. In effetti, di impeachment lei se ne intende come pochi. Lei stessa si e' vantata di essere stata coinvolta come legale nella inchiesta Watergate contro  Richard Nixon, che preferi' le dimissioni al voto dell'impeachment. Non ha citato pero' il fatto di essere stata coinvolta come cornuta quando tocco' al marito Bill di essere sotto processo del Congresso per la storia con Monica Levinsky. Del resto, tutti se lo ricordano. di Glauco Maggi

Dai blog