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Monti come Padoa-Schioppa. E Tremonti

La drammatica continuità tra la politica e i tecnici

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Fabio Scacciavillani è, tra le altre cose, un esperto economista nonché capo del fondo investimenti dell'Oman. Essendo pure titolare di un seguito blog del Fatto Quotidiano, non è tacciabile di strane nostalgie o antipatie preconcette nei confronti del governo Monti (anzi: il suo libro su Tremonti è spietato nei confronti dell'ex ministro dell'Economia). Oggi ha scritto per "Noisefromamerika" una disamina che merita attenta lettura perché, sotto una patina di ironia, contiene un lavoro impressionante che meglio di molti altri mette in rilievo la drammatica "continuità" sottesa all'atteggiamento economico di quasi tutti gli ultimi governi: destra, sinistra o tecnici che fossero. Dietro la retorica del "consolidamento", la ricetta canonica passa per più tasse e niente tagli alla spesa pubblica. Il "triplete" più impressionante è questo: “Il risultato e' solido e destinato a durare. L'Italia rimane fermamente in zona sicurezza [sui conti pubblici] ed e' sul sentiero per un bilancio in pareggio” Tommaso Padoa Schioppa, Rapporto sull'Economia e la Finanza Pubblica per il 2008, 12 Marzo 2008.  “Noi abbiamo messo i conti in sicurezza. Abbiamo messo la casa in ordine. E tutti qui ce lo riconoscono. Ora bisogna lavorare di più sulla crescita”, Giulio Tremonti 24 settembre 2011 in occasione degli Annual Meetings del Fmi e della Banca Mondiale. “Abbiamo assunto tutte le misure per centrare gli obiettivi [sui conti pubblici] e ci siamo anche presi dei margini di sicurezza [....] Ora i provvedimenti di crescita richiedono più tempo” Mario Monti Intervista a La Stampa, 4 Aprile 2012. Per il resto, leggere qui.

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