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Lele Mora agente di se stesso trasforma la riabilitazione in un evento

Immortalato insieme a un amico a Riccione dove sta promuovendo le iniziative legate al suo recupero

Eliana Giusto
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E' proprio un "detenuto speciale" Lele Mora. L'agente dei vip, che è stato 400 giorni in carcere per bancarotta fraudolenta e poi è stato affidato alla comunità Exodus di don Mazzi, è stato immortalato a Riccione con alcuni amici come Gianni Andreatta, proprietario del Grand Hotel attualmente in fase di ristrutturazione, per promuovere alcune iniziative legate alla riabilitazione e soprattutto per presenziare all'inaugurazione della Luxury House, un negozio di arredi di lusso per case, hote, attività commerciali e locali notturni.  Mora, ritenuto responsabile dei fallimenti delle sue tre società -  la LM Management, la LM Entertainment e la Diana Immobiliare - e della creazione di un buco da 8,5 milioni di euro in parte occultati su conti svizzeri, aveva tentato il suicidio alla fine del mese di dicembre scorso. L'agente dei vip si era tappato naso e bocca con dei cerotti, regolarmente detenuti in cella.  Dimagrito di quaranta chili sembra però già essere tornato un vero "promoter".

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