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L'arrivo di Renzi alla scuola media statale "L. Coletti" di Treviso

simone cerroni
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L'aveva detto: "Visiterò una scuola a settimana", come quando era Sindaco di Firenze. La prima visita ufficiale del presidente del Consiglio Matteo Renzi comincia dal cuore del Nord Est, dove è arrivato alla scuola media Luigi Coletti di Santa Bona, alla periferia di Treviso. Insieme a Renzi anche il neo ministro dell'istruzione Stefania Giannini e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Qui il premier e i due ministri sono stati accolti dal sindaco Giovanni Manildo e dal prefetto Maria Augusta Marrosu. Poi il saluto della gente, degli studenti delle numerose etnie che frequentano la scuola. Ma la gente è tutt'altro che felice. Alcuni striscioni dei sindacati sono stati esposti, in particolare quelli degli addetti alla pulizia delle scuole. Altri sono stati estesi da Forza Nuova di Treviso, che riportavano: "Dopo Monti e Letta ecco Renzi, la terza marionetta!". La visita è stata una toccata e fuga. Renzi è entrato a passo svelto nella scuola salutando e senza parlare con la stampa. Durante l'ora di colloquio con i ragazzi, il presidente Renzi saluta tutti e scherza con gli alunni: "Di che squadra sei?". E si preoccupa: "I vostri genitori hanno problemi di lavoro?" . Poi il premier aggiunge: "Se c'è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella [email protected]. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa", dice Renzi ad insegnanti ed alunni della scuola. "Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza. Investire sulla scuola è il modo per uscire dalla crisi", scrive Matteo Renzi su Twitter dopo avere visitato una scuola media. 

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