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Lo scandalo delle ballerine del Bolshoi

Nicoletta Orlandi Posti
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Venivano invitate a cena, con uomini potenti e oligarchi russi che facevano loro proposte sessuali alle quali le ragazze dovevano dire 'sì' se volevano ancora salire sul palcoscenico. Si apre ancora lo scenario sul Bolshoi, questa volta sulle ballerine 'costrette' a fare anche da escort. A rivelare i particolari dello scandalo l'ex solista Anastasia Volochkova, licenziata dal Boshoi nel 2003, perchè considerata 'grassa' e troppo alta per ballare, e additata dal partito Russia Unita per aver posato nuda per un fotografo. "Avevano trasformato il balletto in un bordello" ha detto la ragazza, 38enne in un talk show televisivo accusando il direttore del balletto, Anatoly Iksanov, che ha smentito le accuse come 'vaneggiamenti'. "Ho ricevuto più volte queste proposte - ha proseguito la ragazza - da uomini di potere e oligarchi". Il nuovo scandalo del Bolscioi arriva nel pieno del 'giallo' per l'aggressione del direttore artistico Sergei Filin da parte di un ballerino la cui confessione sembra sia stata indotta. Il direttore generale Anatoli Iksanov ha chiesto che cessi quella che ha definito la "battaglia di fango" in atto nell'istituzione, sottolineando la necessità di un ritorno alla calma nel balletto che con i suoi oltre 200 ballerini è il maggiore del mondo e ci si torni a concentrare sull'arte. "Non commenterò più stupidaggini nè domande scorrette", ha detto Iksanov, in risposta alle accuse di stelle del balletto, in attività o ritiratesi, che hanno sostenuto che il Bolshoi è "una palude di corruzione e nepotismo". 

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