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Piemonte, rissa in Consiglio regionale: Botta (FdI) contro l'ex governatore Bresso, insulti e spintoni

A Palazzo Lascaris si parla di Regionopoli e spese dei gruppi parlamentari, i toni si alzano e parte la bagarre. Il Pd: "Torniamo alle urne"

Giulio Bucchi
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Regione Piemonte come Comune di Roma: conti a rischio e botte in Aula tra consiglieri. Giornata caldissima a Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale piemontese, durante il dibattito seguito alle comunicazioni del governatore Roberto Cota sulle spese dei gruppi. Mentre stava parlando l'ex presidente Mercedes Bresso, i   capigruppo di FdI e Pd Franco Botta e Aldo Reschigna si sono alzati dai banchi e si sono avvicinati l'un l'altro. Nel parapiglia che ne è seguito Botta e il vicepresidente del Consiglio Roberto Placido, intervenuto insieme ad altri colleghi per calmare gli animi, sono caduti mentre in aula volavano parole grosse. Il presidente dell'assemblea, Valerio Cattaneo, ha sospeso per alcuni minuti la seduta mentre Bresso ha rinunciato all'intervento, annunciando che non prenderà più la parola in Aula limitandosi ad   osservare: "Aspetterò di vedere questo Consiglio andare a casa". Durissimo il commento di Reschigna su Botta: "Questi comportamenti non solo umiliano l'istituzione Consiglio regionale ma aumentano la sfiducia e il distacco dei cittadini. L'unica soluzione, dunque, è lo scioglimento anticipato della legislatura e il ritorno alle urne". "I fatti di questa mattina - aggiunge il vicepresidente Placido - evidenziano il livello di degrado al quale è giunto il Consiglio regionale e dimostrano ancora una volta che la misura è colma e questa legislatura deve terminare quanto prima per restituire la parola ai piemontesi e finalmente tornare a occuparsi dei problemi della regione".

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