BARCELLONA - Impresa del Milan, che pareggia per 2-2 la prima partita del gruppo H di Champions League. Massimiliano Allegri può davvero essere contento della sua squadra, che non si è data per vinta e - priva di Ibrahimovic e Robinho, sostituito anche Boateng - ha trovato forza, coraggio, grinta. Nel calcio - come l'allenatore aveva detto alla vigilia - non si può mai dire l'ultima parola e questa volta la firma di un pareggio incredibile, acciuffato a tempo scaduto, la mettono Pato e Thiago Silva. Per una incredibile coincidenza, il brasiliano segna dopo 24 secondi e Thiago Silva nei minuti di recupero. Il pendolo del Milan segna comunque uno strepitoso risultato, anche perché frutto di uno spirito guerriero e indomito. Assente ingiustificato Antonio Cassano, che butta nel cestino la sua grande occasione: dopo la sua sostituzione, la squadra gira decisamente meglio. Grande performance di Clarence Seedorf, intelligenza e sacrificio. Bene Abbiati, che salva porta e partita in più di una occasione. Il Milan trova le sue armi: il gruppo, la compattezza, un certo cinismo e anche un po' di fortuna ('"mucha suerte", dirà l'ad rossonero Galliani). Il Barcellona è una squadra fortissima ma l'impressione è che - a volte - pecchi in supponenza: dopo il pareggio in campionato con la Real Sociedad, si fa rimontare anche dal Milan, a dimostrazione che il meccanismo non è poi così perfetto. Spreca molto, bello a vedersi, un filo stucchevole nella sua trama di passaggi. Strepitoso l'atteggiamento dei due terzini, sempre alti e larghi: bellissima partita di Abidal e Dani Alves. I blaugrana perdono Iniesta per problemi muscolari e la sua assenza pesa tantissimo. Guardiola toglie Keita e mette Puyol, un errore che in parte costa la vittoria. La partita si apre nel segno del Milan: una manciata di secondi e i rossoneri vanno in vantaggio con una rete di Pato lanciato in verticale da Nocerino, con Mascherano e Busquets immobili, praticamente in stato catatonico. Il Barca reagisce, inizia a costruire, Messi sempre in vena ubriaca la difesa rossonera. E gli uomini di Guardiola devono faticare non poco per trovare il pareggio con Pedro: Messi cambia passo e avvia una formidabile progressione che lascia di stucco Nesta, Abate e Thiago Silva. Palla al centro per Pedrito, che al 37' segna facilmente. La partita è bella, vibrante, spettacolare. Il Barcellona ostenta il suo ormai leggendario possesso di palla. Messi è in vena, prima del gol aveva anche preso un palo, e Nesta fa fatica. Si va al riposo sull'1-1 con uno scolorito Cassano. La partita riprende con il Barca che chiude il Milan nella propria area, macina gioco e sembra quasi stia per dilagare. E' proprio Cassano a commettere un fallo inutile, frutto di nervosismo ingiustificato. Batte Villa, gol. L'impressione è che sia l'inizio della fine e si rivede lo spauracchio della 'manita' inflitta al Real di Mourinho. Altra partita, nuova storia, finale imprevedibile. Girandola di cambi. Esce Cassano, entra Emanue