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Eugenio Scalfari, la follia su Repubblica: si intervista da solo. "Senti, ma ti piacciono le donne, sessualmente?"

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Giulio Bucchi
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I famigerati editorialoni domenicali di Eugenio Scalfari su Repubblica da anni sono famosi per qualche strafalcione, molto compiacimento e una epica prolissità. Ma stavolta Barbapapà ha superato se stesso affliggendo i suoi fedelissimi lettori, con ogni probabilità, qualche redattore con una clamorosa, inaudita "auto-intervista". Il fondatore del "giornale-partito", dal momento che nessun giornalista lo ha finora intervistato nella giusta maniera (parole sue) ha deciso di raccontarsi a modo suo. Dalla letteratura a Dio, dal jazz al rock (che, tesi ardita ma giustificata dal suo vissuto personale, "non esiste"), dall'arte alla politica (con un passaggio al vetriolo su Matteo Renzi, "capo dei capi" che però si starebbe ravvedendo ascoltando gli altri notabili del Pd), la paginatona infinita è ricca di passaggi rimarchevoli, perché grondanti ego e senso di superiorità. Una chicca? Il passaggio in cui dal suo intervistatore alter ego Zurlino si fa chiedere: "Ti piacciono le donne? Sessualmente e anche sentimentalmente parlando". "Mi piacciono - è la confessione di Scalfari -. Non necessariamente per amore. Del resto il desiderio ce l'hanno tutti e due, e a volte culmina con un amore ma di solito passeggero quando non è definitivo e allora dura per tutta la vita nella maggioranza dei casi. Del resto l'amore è un sentimento molto più profondo del desiderio o almeno così sembra salvo che non c'è amore se non c'è desiderio e questo non dobbiamo scordarlo". Dopo questa verità, non ci sentiamo di affliggervi con le altre. 

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