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Silvia Sardone sul calesse: rivolta della Lega contro il blocco auto di Beppe Sala a Milano

Giulio Bucchi
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Ironica protesta della Lega contro il blocco del traffico alla presenza dell'eurodeputata e consigliere comunale Silvia Sardone, del commissario della Lega a Milano Stefano Bolognini, del consigliere regionale Gianmarco Senna e del presidente del Municipio 2 Samuele Piscina, oltre a militanti e giovani della Lega. "Abbiamo organizzato una simpatica iniziativa - commenta la Sardone - contro la demagogica decisione della sinistra di bloccare il traffico oggi. Riteniamo assurdo che in questa giornata non si sia deciso di lasciare i biglietti Atm gratuiti. Invece Sala risponde aumenta il costo del biglietto a 2 euro. Inoltre in una città in cui lo smog deriva in maggior parte dalle caldaie vetuste il Sindaco Sala propone prima il divieto di fumo alle fermate e ora il blocco del traffico che come dicono anche gli esperti è totalmente inutile, soprattutto se non condiviso con i comuni della provincia. L'intenzione di educare i milanesi con la lotta all'auto è francamente sconcertante. Sala è schiavo di un ambientalismo ideologico e non concreto. Noi della Lega pretendiamo serietà con il ricambio delle caldaie, a partire da quelle comunali che sono ancora a gasolio e con il potenziamento dei mezzi pubblici ecologici". Leggi anche: "La fi*** fa più male delle sigarette, ecco la prova". Vittorio Feltri scatenato: "Chi deve imparare la lezione" "Immaginare – aggiunge il commissario della Lega Stefano Bolognini - che il blocco del traffico di un giorno e a singhiozzo possa risolvere qualcosa è totalmente miope. Il Comune di Milano che ha un ruolo importante nell'area metropolitana sceglie la strada della propaganda senza condividere i provvedimenti. Non può lamentarsi se poi nessun comune dell'hinterland decide di aderire. Il blocco del traffico è inutile, costoso e non rappresenta uno strumento utile nella lotta allo smog. La sinistra non affronta seriamente il problema e penalizza i milanesi, gli anziani, chi vive nelle periferie e i commercianti".

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