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Lucia Borgonzoni, ecco perché vincerà. La campagna blasfema: orrore della sinistra

Cristina Agostini
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Sventolare il rosario ai comizi è blasfemo. Accostare i preservativi e le pillole contraccettive all' immagine della Madonna, no. O almeno non lo è a Bologna, la terra delle sardine e dei centri sociali che negano il diritto di parola a Matteo Salvini e offendono il simbolo più puro della religione cattolica, senza che il Pd o Bonaccini battano ciglio. Giovedì i collettivi della città saranno in piazza Verdi per dar vita al party dal titolo "Veglione per la contraccezione. Sottotitolo: "Immacolata contraccezione". Si tratta, spiegano gli organizzatori: «Dopo che l' ateneo di Bologna ci ha impedito di organizzare un momento di socialità alternativa a tema contraccezione nei suoi spazi, abbiamo deciso di rilanciare i nostri percorsi sulla sessualità libera e consapevole. Diffondiamo il seme, solo quello della conoscenza del proprio corpo e delle pratiche contraccettive, che gli ultra cattolici vorrebbero silenziare». E ancora, in perfetto stile Sardine, gli organizzatori invitano i partecipanti a portare: «preservativi veri, cartonati, disegnati o come volete e qualunque altro mezzo contraccettivo o strumenti rigorosamente non a fine riproduttivo. Tutto ciò che possa portare gioia all' interno delle nostre vite sessuali. Ci rivolgiamo a tutte quelle persone che non solo non condividono la politica d' odio dei "cattivoni", ma che reclamano la possibilità di decidere delle proprie vite». Leggi anche: "Credo alla Borgonzoni. E per questo...". Serena Grandi sovranista: impensabile appello a Salvini Chi siano i "cattivoni" è presto detto: la Lega e la curia bolognese che, con le loro proteste, avevano fatto saltare un' analoga manifestazione che avrebbe dovuto tenersi nei locali dell' università bolognese. Salvini, saputo della manifestazione l' aveva bollata come una «vergogna!» e il parlamentare ultra conservatrici del Carroccio Simone Pillon aveva parlato di «una vera e propria schifezza». Più dure erano state le critiche dell' Arcidiocesi di Bologna e alla fine l' università aveva deciso per l' annullamento. Dopodomani i collettivi ci riproveranno, in piazza, nel silenzio assordante del Pd che ha bisogno anche di quei voti per provare a frenare l' avanzata del centrodestra, vicinissimo ad uno storico ribaltone. E poco importa se per vincere le elezioni si "sporchi" l' immagine della Vergine Maria. Del resto gli stessi collettivi, tempo fa, organizzarono una manifestazione analoga dal titolo "La Vergine piange sperma". Anche in quell' occasione dalla sinistra bolognese non si alzo un fiato. Intanto in Emilia-Romagna la campagna elettorale prosegue nelle piazze, ma anche sui social: sono quasi mille i post pubblicati dai due principali candidati, Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, negli ultimi due mesi. I dati sono stati elaboratori da una ricerca di Youtrend sul posizionamento social dei due aspiranti governatori: tra l' 1 ottobre e il 4 dicembre, Lucia Borgonzoni ha prodotto 478 post, mentre Bonaccini 473. Se i numeri sono sostanzialmente in pareggio, secondo Youtrend sono le strategie a divergere: «Bonaccini sembrerebbe seguire una strada più istituzionale e centrata sul territorio, distante dai temi nazionali e dai vertici del Pd», analizza il sito. Mentre la Borgonzoni ha scelto una «linea politica con ancoraggio a Salvini, di cui spesso condivide i contenuti».    di Fabio Rubini

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