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Sinisa torna nella sua prima casa: la scuola, il campetto, la guerra... la reazione straziante di MIha

Giovanni Ruggiero
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Ci sono voluti 24 anni perché Sinisa Mihajlovic ritrovasse la forza e il coraggio di tornare a casa, a Borovo, in Croazia: "Voglio mantenere le immagini dei miei ricordi e non quelle di una città devastata" aveva detto. Il tecnico del Milan era andato via dalla sua città natale nel 1991 con lo scoppio del conflitto nei Balcani e da allora non aveva mai avuto occasione di rivedere i luoghi che hanno segnato la sua infanzia. Racconta il quotidiano di Belgrado Kurir che Sinisa, che è di cittadinanza serba, ha rivisto la casa in cui è nato, la sua scuola elementare e poi il campo dell'Fc Borovo dove ha cominciato a giocare a calcio. In un attimo i ricordi e la nostalgia hanno preso il sopravvento, vincendo anche sul carattere duro e apparentemente cinico del campione serbo, così si è commosso. Troppo intenso il ricordo di quegli anni, quando da Borovo è passato a Vojvodina, poi a Belgrado nella Stella Rossa, dove è rimasto nella storia del club che nel 1991 è stato campione d'Europa e del Mondo. Dall'anno dopo, Miha è arrivato in Italia dove ha dato il via a una grande carriera calcistica prima da giocatore con le maglie di Roma, Sampd, Lazio e Inter per poi diventare uno tra i tecnici emergenti più in voga delle ultime stagioni.

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