Bruno, il portiere che fece uccidere e dare in pasto ai rottweiler una donna torna a giocare: fuori dal carcere
Dopo sei anni di carcere in attesa del processo d'appello, Bruno, portiere brasiliano, trova un nuovo contratto. Glielo offre Rone Moraes, presidente del Boa Esporte, serie B brasiliana. Un portiere che, per inciso, fu preso in considerazione dal Milan come erede di Dida, e che fu poi condannato a 22 anni e 3 mesi di carcere. La ragione? Era il mandante del sequestro e dell'omicidio di Eliza Samudio, una modella che in un festino post-partita del Flamengo era rimasta incinta proprio di Bruno. Nonostante le minacce, la ragazza decise di far nascere il figlio Bruninho. Quattro mesi dopo il parto fu rapita, strangolata, fatta a pezzi e gettata in pasto ai rottweiler per far sparire ogni traccia. Questa la versione offerta da uno dei complici, un cugino di Bruno, ucciso due anni dopo a colpi di pistola da un killer. Peccato però che del corpo della vittima non si sia mai trovata traccia. Parola contro parola, dunque. E così, ora, Bruno torna a giocare. Ad alti livelli. L'ultimo sfregio contro Eliza.